Belfanti sceglie Martini e il mito Danova

Il patron non perde la fiducia: squadra affidata al tecnico della Juniores, che avrà come vice l’ex giocatore del Torino



TRENTO. Piervittorio Belfanti, Gabrielli quando le ha comunicato la propria volontà di dimettersi?

«Ci siamo sentiti domenica sera verso le 23.30 e Luciano mi ha detto che intendeva lasciare. Non mi ha posto alcuna condizione, semplicemente mi ha comunicato che non intendeva proseguire nell'avventura».

E lei?

«L'ho ringraziato per il lavoro svolto, per la professionalità dimostrata e ho preso atto della sua scelta».

Detta così sembra che, se non si fosse dimesso, ci avrebbe pensato la società a sollevarlo dall'incarico.

«No. Sicuramente quella di Lecco è stata una partita disastrosa, ma non era mia intenzione esonerare Gabrielli».

Come ha motivato la sua scelta?

«Ha detto che per restare avrebbero dovuto cambiare troppe cose. Posso intuire quali, anche se Gabrielli non è entrato nel dettaglio».

E adesso?

«Adesso si riparte con Ivano Martini, che sarà promosso dalla squadra Juniores. La situazione è difficile, non lo nego, ma ritengo Martini all'altezza del compito che gli è stato affidato. Si trasferirà a Trento e abiterà con i giocatori, con i quali il lavoro dovrà essere anche a livello psicologico».

C'è un'altra novità a livello tecnico, giusto?

«Esatto. Assieme a Martini lavorerà Gigi Danova, ex giocatore di serie A e “vice” di Agostinelli a Salerno e Portogruaro. Sarà il “secondo” di Martini in prima squadra e si occuperà direttamente della squadra Juniores».

Cosa risponde alle critiche mosse alla società riguardo l'organizzazione della trasferta di domenica? Non è il massimo andare a Lecco su tre furgoni da nove posti .

«All’inizio della stagione la ditta alla quale ci affidiamo per le trasferte ci aveva comunicato che non avrebbe avuto mezzi a disposizione per la giornata di domenica. Dunque ci siamo organizzati in altra maniera con tre “nove posti”, due dei quali nuovi. Tra il pranzo e le altre spese la giornata è costata più di mille euro: mi sento di poter dire che la trasferta è stata più che dignitosa nel suo insieme».

Altra critica che viene mossa alla società: perché tutti i giocatori da fuori abitano insieme nella villa? Non era meglio organizzare due – tre appartamenti? Con il senno di poi farebbe la stessa scelta?

«No, con il senno di poi non metterei a disposizione nemmeno la villa». (d.l.)

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