Il raduno

Atleti regionali al lavoro: da Tirrenia qualcuno vede Rio

Con numerosi mezzofondisti anche i lanciatori Bonvecchio e Kirchler. Il d.t. Magnani: «Poniamo le basi per il 2016»


di Marco Marangoni


BOLZANO. È scattata Road to Rio, l’operazione dell’atletica leggera italiana con destinazione Olimpiadi. Sono in corso nei centri di preparazione federali, da Schio a Siracusa, con particolare attenzione al Centro di preparazione olimpica del Coni di Tirrenia, i raduni dei papabili olimpici. Tra essi ci sono anche nove atleti del Trentino Alto Adige. Il contingente più alto è quello dei mezzofondisti, ma la rappresentanza regionale è formata anche da due lanciatori, il promettente giavellottista trentino Norbert Bonvecchio ed il sempreverde discobolo altoatesino Hannes Kirchler. A Tirrena, la località che per decenni è stata la casa del fondo e mezzofondo italiano dove Bordin, Dorio, Baldini, Lambruschini, Di Napoli, Benvenuti e Panetta (solo per citarne alcuni), hanno visto crescere le loro ambizioni, oggi si concluderà un nutrito collegiale. Assieme al bronzo europeo indoor dei 1500 metri e recente vincitrice del Cross della Valsugana, Federica Del Buono, si sono allenati l’oro continentale Junior del cross Yeman Crippa (Fiamme Oro), suo fratello Nekagenet (Trieste Atletica), Giordano Benedetti, reduce da un periodo a Castelporziano con le Fiamme Gialle, la neo mamma Agnes Tschurtschenthaler (Sv Vipiteno), la forestale Silvia Weissteiner e i due atleti dell’Esercito Irene Baldessari e Lukas Rifesser.

Ha tutte le carte in regola per sognare i Giochi a cinque cerchi anche il marciatore portacolori dell’Athletic Club ’96 di Bolzano Leonardo Dei Tos. Il veneto potrebbe ambire alla maglia azzurra sulla 20 km, distanza che, all’ultima ora, potrebbe vedere al via anche Alex Schwazer.

Per sognare le Olimpiadi di Rio, Bonvecchio (Atletica Trento) dovrà sintonizzarsi almeno sugli 82 metri e quindi allungare la gittata del suo giavellotto di un metro e mezzo. Anche Kirchler, nell’ultima stagione spesso attestatosi oltre i 60 metri, dovrà raggiungere misure che forse appartengono ormai al suo passato. Se il carabiniere meranese farà atterrare il disco a 65 metri non dovrebbe avere difficoltà a salire sull’aereo per il Brasile.

«Poniamo le basi per il 2016 – dice il direttore tecnico della Nazionale Massimo Magnani – Per il mezzofondo è un raduno corposo, il primo in calendario dopo Fiuggi dove abbiamo tracciato la strada e i programmi. Ora si inizia a lavorare. Alcuni fra questi ragazzi (per esempio, Yeman Crippa, ndr) hanno già la testa agli Europei di cross che vogliamo preparare bene. Per altri il mirino è puntato sull’estate».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano