Arrivo in Val Martello ma senza Gavia e Stelvio

Freddo e neve: per ragioni di sicurezza approntato un percorso alternativo Tonale, Val di Sole e Passo del Castrin prima di scendere a Lana e in Venosta



BOLZANO. D’accordo, non sarà il tappone previsto originariamente. Ma la frazione odierna del Giro, che porterà la “carovana rosa” in Alto Adige, sarà comunque una tappa che entrerà nell’album dei ricordi. Niente Gavia, niente Stelvio, ma condizioni meteo da tregenda prima di arrivare ai 2050 metri della Val Martello.

Già, il meteo: lo spettacolo deve continuare ma la sicurezza vien prima di tutto. Dato il peggioramento delle condizioni climatiche, la tappa di ogggi (la 19esima), la Ponte di Legno-Val Martello, avrà un nuovo percorso e sarà lunga 160 chilometri e non 139, come previsto inizialmente. Nella serata di ieri Mauro Vegni, direttore dell’organizzazione del Giro, ha ufficializzato quanto già era nell’aria: i corridori, fisicamente provati dopo la cronoscalata di ieri alla Polsa corsa tutta sotto l’acqua, non scaleranno né il Gavia né lo Stelvio, la “cima Coppi” di questo Giro.

Dal cilindro gli organizzatori hanno dunque estratto il piano B, rivedendo il percorso. La partenza avverrà alle 12.30, da Ponte di Legno, come previsto, poi i corridori affronteranno il Passo del Tonale ed entreranno nella provincia di Trento dal bivio di Pejo, passando per Dimaro, Malè, Caldes, Ponte Mostizzolo, fino alla provincia di Bolzano. Dal Passo Castrin, un’ascesa non lunga ma secca quel tanto che potrebbe far registrare qualche scaramuccia tra gli uomini di alta classifica (anche se il vantaggio della maglia rosa Nibali, come riportiamo nelle altre pagine, è di quelli rassicuranti), i corridori procederanno in discesa (ahi, che freddo!) verso Lana, Marlengo, Rablà, Naturno, Castelbello, Coldrano, quindi transiteranno dal bivio della Val Martello, il lago Gioveretto e arriveranno nella Val Martello, dov’era inizialmente posto il traguardo. Che potrebbe venir abbassato in zona “centro del biathlon”, quindi sei chilometri più sotto, sempre per ragioni di sicurezza. Una decisione in tal senso verrà presa solo stamane.

Gli organizzatori hanno voluto così evitare pericoli per l’incolumità dei corridori, soprattutto in discesa, ma anche per la carovana, visto il pericolo di valanghe. Nelle ultime ore, anche a poco più di mille metri d’altezza, le temperature sono calate tantissimo, per via della perturbazione che sta interessando il nordest della Penisola.

Nel caso in cui i corridori fossero transitati sullo Stelvio scollinando dal versante lombardo, avrebbero poi dovuto raggiungere la Val Venosta dopo 25 chilometri di discesa. Pericolosissima, su fondo ghiacciato: i tornanti dello Stelvio sono stati liberati dalla neve ma si annunciano in quota temperature abbondantemente sotto lo zero.

Pur essendo fortemente condizionata dal maltempo, la tappa odierna non sarà comunque una passeggiata nemmeno sotto il profilo altimetrico. Perchè al Tonale si arriverà dopo 8,3 km al 7,5% di pendenza media con punte del 10%, l’inedita salita del Passo del Castrin obbligherà i corridori a percorrere 8,4 km al 9,5% di pendenza media e punte al 13. E la salita finale in Val Martello? Una bagarre lunga 22,4 km al 6,4% di pendenza media e punte al 14%.(gdc)













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