Aquila “saracinesca”: il migliore attacco è la difesa dei record
Per la quarta volta in questa stagione volta la retroguardia bianconera è riuscita a tenere gli avversari sotto i 60 punti
TRENTO. Passano le giornate, ma il rendimento difensivo della Dolomiti Energia non accenna a diminuire. Trascinata dalla straordinaria pressione sui palleggiatori avversari portata da Aaron Craft (secondo della lega per recuperi con 1,9 rubate a sera) e da un Toto Forray che ha letteralmente eliminato la coppia Filloy-Haynes, anche contro la Reyer Venezia la compagine aquilotta si è infatti resa protagonisti da un’altra straordinaria performance nella propria metà campo, limitando a soli 57 punti il secondo miglior attacco della Serie A. Con il 65-57 sui ragazzi di De Raffaele, la retroguardia bianconera è riuscita a contenere l’attacco avversario sotto i 60 punti realizzati per la quarta volta in stagione (59-76 contro Venezia all’andata, 84-48 contro Brindisi, 59-78 contro Cremona), consolidando quindi il proprio record in questa particolare statistica.
I numeri parlano chiaro: considerato il fatto che tale evento si è verificato solo 12 volte in questo campionato di serie A e che solo Pistoia (tre volte, contro Pesaro, Cremona e Avellino) oltre a Trento è riuscita a ripetersi in questa impresa, il valore e la consistenza della difesa trentina sono da considerarsi di livello assoluto. A ribadirlo nel post partita è anche il “ministro della difesa” trentino Toto Forray, che ha commentato: «Per noi questa vittoria è importante, perché ci permette di abituarci a fare punti con frequenza e perché soprattutto ci sta garantendo di consolidare quelle che sono le nostre caratteristiche forti, come ad esempio la difesa».
Ribaltando quindi il consueto detto che non c’è miglior difesa che l’attacco, ci sentiamo di dire che per Trento vale l’esatto contrario, con il lavoro finalizzato a realizzare punti che parte ancora quando il pallone è in possesso degli avversari. L’importante numeri di possessi recuperati (Trento è prima con 8,7 recuperi) permette infatti ai bianconeri di garantirsi più tiri rispetto agli avversari (62 conclusioni dal campo per i trentini contro i 45 di Venezia) e di subire molti più falli delle sfidanti nelle proprie scorribande offensive (20,4 a partita, solo Torino e Reggio Emilia fanno meglio). Non è invece una novità il netto predominio trentino nella battaglia a rimbalzo. Domenica la Dolomiti Energia ha infatti sovrastato Venezia sotto le plance, portando a 39,4 le carambole mediamente conquistate a partita, una cifra ben superiore rispetto al 38,1 dell’Olimpia Milano.
Insomma, anche i numeri danno ragione agli aquilotti che una volta spiccato il volo non hanno più alcuna intenzione di fermarsi.
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