Calcio Serie D

Angeli: «Il mio Dro se la gioca con tutti»

Il presidente: «Stavo cedendo il 51%, ma poi Fravezzi...»


di Daniele Loss


TRENTO. Alzi la mano chi, a Dro, in estate non avrebbe messo la firma per una classifica simile dopo sei giornate: 10 punti, un ruolino di marcia interno strepitoso (3 partite, 3 vittorie, 4 gol fatti, 0 subiti), 4 lunghezze sulla zona playoff, ben 9 sulla retrocessione diretta e ottime risposte da tutti i nuovi acquisti, soprattutto gli Under. Con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte, ma domenica sera più di un dirigente gialloverde ha pensato «se la partita con l’Olginatese fosse finita all'87’...». La frase la completiamo no: il Dro sarebbe terzo in classifica assieme al Seregno.

Poco male e, per ora va bene così anche per l’ “incontentabile” e vulcanico presidente Loris Angeli. Che, pur riconoscendo i grandi meriti della squadra, pensa già alla sfida di domenica contro il Caravaggio. «Vorrei portare a casa almeno un punticino – tuona Angeli – per non rovinare la media. Se la squadra riuscirà ad esprimersi come ha saputo fare a Lodi e Olginate, dove abbiamo raccolto molto meno di quanto avremmo meritato, sicuramente torneremo a casa con un risultato positivo. Domenica contro lo Scanzorosciate, invece, non siamo stati brillantissimi, ma poco importa: quello che contava era vincere e ci siamo riusciti».

In estate aveva annunciato che era sua intenzione cedere la società. Gira e rigira alla fine al comando del Dro c’è sempre Loris Angeli.

«Piano, piano. Io, la trattativa per il passaggio di proprietà l’avevo intavolata e pure conclusa: il nuovo proprietario avrebbe acquisito il 51% del Dro e io sarei rimasto come socio di minoranza, avrei operato sino al termine della stagione e poi mi sarei fatto completamente da parte. L’ultimo incontro con l’acquirente l’ho avuto qualche ora prima del match contro la Grumellese a pochi chilometri dal campo di Oltra».

Poi, però, non se ne è fatto nulla.

«Io ho sempre detto che da solo non sarei andato avanti. E, dopo aver annunciato che avrei passato la mano, sono stato convocato, assieme ai miei più fidati collaboratori, dal sindaco Vittorio Fravezzi che mi ha detto: “il Dro è di proprietà della comunità”. Io ho risposto: “Benissimo, allora che la comunità mi dia una mano”. In quella circostanza Fravezzi mi ha assicurato che si sarebbe prodigato per trovare supporti economici per il Dro. Io attendo fiducioso e, come ho sempre detto, il mio compito lo assolverò sino in fondo».

Il girone lombardo è così “terribile”?

«Certamente è differente dal raggruppamento veneto - friulano ma, almeno sino ad ora, non ho trovato un livello che si possa definire “fuori portata”. Non abbiamo ancora incontrato le “big”, questo è vero, ma stiamo dimostrando di potercela giocare sino in fondo. Quando le cose vanno bene, e non è una frase fatta, il merito è di tutti e, personalmente, sono contento per le scelte effettuate in estate: i nuovi arrivati stanno dimostrando di valere la categoria e si sono perfettamente integrati con la realtà droata conclude Angeli – Nonostante qualcuno si ostini a dire che la sua squadra è superiore, io sono contentissimo dell’organico che abbiamo allestito».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano