Altre due “tegole” sulla testa del Trento

Calcio Serie D. Palazzi chiede un anno e 7 mesi per Zamboni (scommesse), in arrivo un altro punto di penalizzazione


di Daniele Loss


TRENTO. I problemi non finiscono mai. Anzi, aumentano. Della serie: ogni settimana deve accadere qualcosa di negativo altrimenti il Trento non sarebbe il Trento. La vittoria di dieci giorni fa contro il San Giorgio in diretta tv aveva riportato un po' di serenità in casa gialloblù e poi, in rapida successione, sono arrivati gli ingaggi del difensore Trovò e del centrocampista Cerea, segno tangibile che la società crede nella possibilità di centrare la salvezza, con o senza i playout. Il “magic moment” (ma il Trento è pur sempre ultimo in classifica) è durato poco.

Ecco le pessime notizie settimanali che, tanto per gradire, arrivano in coppia. La prima riguarda il difensore aquilotto Marco Zamboni, per il quale il procuratore federale Stefano Palazzi ha chiesto 1 anno e 7 mesi di squalifica nell'ambito del filone napoletano dell'inchiesta sul calcioscommesse. Il motivo del deferimento? Zamboni è considerato da Palazzi uno “scommettitore”, visti i suoi legami e quanto raccolto da intercettazioni telefoniche tra il difensore aquilotto e i fratelli Federico e Michele Cossato (ex compagni e amici del 35enne veronese), anch'essi coinvolti nell'inchiesta.

Questa è la prima cattiva notizia di giornata, l'altra riguarda l'ulteriore punto di penalizzazione che, a brevissimo, verrà inflitto alla società di via Sanseverino. Il motivo? Lo stesso dell'altra volta, ovvero il pagamento in ritardo dei rimborsi spese ad un giocatore (dovrebbe trattarsi del difensore Andrea Ghidini, che in precedenza aveva vestito anche la maglia dell'Alto Adige) che faceva parte della rosa della prima squadra nella stagione2010-2011. Il mancato rispetto di quanto stabilito dalla Commissione Accordi Economici della Lega Nazionale Dilettanti ha portato all'automatico deferimento del Trento alla Commissione Disciplinare Territoriale che, proprio questa sera, si pronuncerà a riguardo.

Il risultato? Il sodalizio aquilotto patteggerà con la Giustizia Sportiva e dovrebbe (il condizionale è d'obbligo vista la recidività) cavarsela con un punto di penalizzazione in classifica e un'ammenda. In serata arriverà la decisione della Giustizia Sportiva (e il Trento, visto il patteggiamento, non presenterà alcun ricorso), certo è che sarà difficile ingoiare l'ennesimo boccone amaro nel momento in cui società e squadra tentano una ripartenza dopo una campagna acquisti che definire “sbagliata” è puro eufemismo.

Domani sarà già tempo di giocare a Crema contro la Pergolettese e dalla Lombardia arriva più di una voce riguardo ai motivi del rinvio del match che avrebbe dovuto disputarsi domenica al “Voltini”. In campo contro il Trento ci sarà anche il trequartista Fabrizio Avanzini, classe 1987, che un mese fa ha rescisso il contratto con lo Sterilgarda Castiglione. Domenica il giocatore non avrebbe potuto prendere parte al match (dal momento della rescissione al nuovo tesseramento devono passare almeno 30 giorni), domani invece potrà essere del match. Semplicemente cattivi pensieri o la nevicata ha fatto un gran favore alla Pergolettese? Da via Sanseverino fanno sapere che «non è stato fatto nulla per giocare», la realtà dice che domani si andrà in campo. E la Pergolettese avrà Avanzini. Un problema in più per De Paola che attende il “regalone” di Bizzozzero (un centrocampista di “lusso”) e alcuni giovani per chiudere il mercato.

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