Premi

Alessandro Santoni è l'atleta dell'anno

Il climber di Dro, già campione del mondo, è stato incoronato dai Veterani dello Sport



TRENTO. Questa volta il “Premio Giulio Fozzer” si è arrampicato in parete. Il riconoscimento della sezione di Trento dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport, possibile grazie al sostegno convinto della famiglia Fozzer (rappresentata durante la premiazione da Claudio e Fabio) premia l’atleta dell’anno. Quest’anno è stato scelto un giovane che, da poco, ha raggiunto la maggior età dopo aver conseguito straordinari risultati nella sua giovane storia sportiva.Alessandro Santoni, trentino di Dro (a pochi chilometri da Arco, una delle capitali a livello mondiale dello sport dell’arrampicata) ha messo d’accordo tutti e ha arricchito la galleria di nomi che rendono importante lo sport trentino in Italia e nel mondo. “Un atleta straordinario – è stato ricordato – basti pensare che riesce a percorrere una parete in verticale alta 15 metri in meno di sei secondi, cinque secondi e novantanove centesimi per l’esattezza, nuovo record italiano”. Ha iniziato ad arrampicare all’età di otto anni con la casacca dell’Arco Climbing. Il primo risultato importante, il titolo di campione regionale, lo ha colto poco tempo dopo. Segnali chiari di un talento puro, sbocciato fin dalla giovanissima età. La sua specialità è lo speed climbing. In tutta velocità ha inanellato una serie straordinaria di risultati culminata con il titolo mondiale conquistato l’anno scorso a Saanich in Canada. Il gradino più alto del podio si è unito alle prestazioni da podio di altre partecipazioni iridate. Oggi è nella categoria assoluta. Si confronta con i big di questa disciplina. E anche qui non ha impiegato molto a mettersi in luce come al Rock Master di Arco con un bronzo mondiale.

Il secondo riconoscimento, anche questo nel segno di una tradizione pluriennale, ha premiato una carriera nel mondo dello sport. E’ stato assegnato a Guido Tomasi, un “ragazzo” che ha festeggiato i suoi primi tre quarti di secolo con lo spirito giovane di chi, da sempre, è impegnato nel mondo dello sport. Un uomo del ghiaccio ma non di ghiaccio come è stato dimostrato dalla forte partecipazione emotiva che ha caratterizzato la consegna del premio. “Questo è un premio che, per me, è importantissimo, sicuramente molto più di altri – ha detto visibilmente emozionato – perché è un premio dato da un gruppo di sportivi a uno sportivo”. Tomasi, fondatore della Sportivi Ghiaccio Trento sul finire degli anni Cinquanta, ha guidato il comitato organizzatore del “Trofeo Alberto Nicolodi” la veterana a livello mondiale delle gare di pattinaggio veloce. La sua storia non è stata però scritta esclusivamente sugli anelli ghiacciati. E’ stato il fondatore del Gruppo Sportivo Pallavolo Trento, prima realtà del volley femminile della città capoluogo e del Trentino Alto Adige. Nella seconda metà degli anni Sessanta è stato il responsabile organizzativo dei Campionati Italiani Assoluti di sci alpino. Ha garantito la propria collaborazione in alcune edizioni dei campionati italiani di ciclismo che hanno visto in azione i giovani interpreti dello sport del pedale: uno di questi, nel 1964, lo vinse Fausto Bertoglio che, undici anni più tardi, avrebbe conquistato il Giro d’Italia (dei grandi) in cima allo Stelvio. Sono alcune delle tante pagine, dei tanti meriti, che hanno caratterizzato l’attività sportiva di Tomasi.

La premiazione si è tenuta durante l’incontro conviviale di fine stagione ospitato nella cornice elegante ed accogliente del “Ristorante da Pino” di S. Michele all’Adige. Occasione per ripercorrere i momenti principali “di una annata condotta seguendo le linee tradizionali – ha osservato il presidente Enrico Negriolli – ma con qualche innovazione destinata a caratterizzare anche il 2015. Complessivamente siamo soddisfatti dell’attività che ci ha visti protagonisti nell’anno che stiamo per salutare”. Presenti, accanto ai due vicepresidenti della sezione di Trento dei Veterani dello Sport Silvano Dusevich e Vittorio Andreaus, anche il presidente del Comitato Trentino del Coni, Giorgio Torgler, il delegato regionale dei Veterani dello Sport Luciano Vanz e Bruno Toniolli, olimpionico a Sapporo 72 e Innsbruck 76 nel pattinaggio su ghiaccio.













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