Tiro con l’arco 

Ai Mondiali Jesse Sut centra il bronzo 

Alla rassegna di campagna di Cortina, dopo l’argento a squadre il friulano del Kosmos Rovereto è terzo nel compound Junior. Sconfitta la Tomasi



CORTINA D’AMPEZZO. Al World Archery Field Championship di Cortina d’Ampezzo grande avvio di giornata per la Nazionale azzurra che, grazie alle prestazioni degli Junior, porta a casa nell’arco nudo l’oro con Natalia Trunfio, l’oro e l’argento per Erik Esposito e David Bianchi in un derby tutto italiano, l’oro arco olimpico con Aiko Rolando, l’oro e il bronzo con Sara Ret e Jesse Sut nel compound. Sfuma invece il bronzo di Federico Musolesi nel ricurvo che si ferma ai piedi del podio.

Nel ricurvo Senior femminile sfuma il bronzo per l’atleta dell’Aeronautica Jessica Tomasi che subisce la rimonta della giapponese Nami Fukusawa, vincente 50-47. L'arciera trentina comincia bene andando sul 28-23 dopo le prime due piazzole. Alla terza però la nipponica recupera parte dello svantaggio portandosi sul 39-37 e nell’ultima serie di tiri completa la rimonta lasciando la vice campionessa uscente ai piedi del podio. Per Jessica resta l’argento a squadre e la conferma di essere una delle atlete più competitive al mondo in questa disciplina.

Italia super nel compound Junior grazie al titolo mondiale di Sara Ret, che batte la statunitense Cassidy Cox al termine di un percorso di gara che rasenta la perfezione: l’atleta friulana resta sempre avanti facendo il pieno di punti nella prima e nella seconda piazzola fino a chiudere il match sul 67-57.

Conquista invece il bronzo Jesse Sut che batte l’austriaco Stefan Heincz 63-61 al termine di un match equilibrato in cui l’atleta friulano del Kosmos Rovereto è riuscito a mantenere un punto di vantaggio sull’avversario dopo le prime due piazzole, a incrementarlo nella terza (51-48) e a portarsi a casa il terzo posto dopo l’argento a squadre di sabato. Il Mondiale di Sut non è andato forse nel migliore dei modi, ma un argento a squadre e un bronzo individuale nell’ultimo anno da Junior costituiscono comunque un buon risultato.

«Un Mondiale fantastico, anche dal punto di vista dell’organizzazione – dice il friulano che gareggia per la società lagarina – Voto personali? Io mi do un 8 e mezzo per l’errore che mi è costato la finale per l’oro, comunque nella finale per il bronzo mi sono difeso bene. La semifinale è partita bene ma poi, su un tiro non semplice, io ho commesso l’errore e il lussemburghese è stato più bravo di me, andando in finale e poi vincendola. L’argento a squadre è un oro perso, perché noi eravamo la squadra più forte – conclude Jesse – Semifinale tirata benissimo, in finale è un po’ mancato qualcosa a tutti, forse per la tensione e la consapevolezza di essere i più forti. Ma è un argento che c’insegnerà tanto».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano