A Roma premiati Bernardi Tita, Bertagnolli e Casal 

Palma d’Oro al merito tecnico a Guadagnini. Dietro la parata dei campioni,   continuano le schermaglie tra Malagò e Giorgetti sulla riforma dello sport



ROMA . È stata la festa dello sport italiano, al termine di un anno ricco di successi ma anche di incognite, visto che la riforma del Coni è ancora “in fieri”. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti, e il presidente del Cip, Luca Pancalli, hanno consegnato, in una cerimonia andata in scena al Salone delle Armi al Foro Italico, i Collari d’Oro al Merito Sportivo.

«È la massima onorificenza dello sport italiano – ha ricordato Malagò – Oggi più che mai è importante ricordare cos’è stato e cos’ha fatto il Coni, è un esercizio da fare col cuore, la coscienza e la mente. Una storia sicuramente di grande successo, che ha onorato il Paese, come nessun’altra istituzione. Perché siamo un’istituzione pubblica e sono onorato di parlare a suo nome. Mi auguro che il Coni rimanga per sempre il comitato olimpico più importante che c’è nel mondo – la conclusione del numero uno dello sport italiano – Non avete tradito questo scudetto tricolore e i cinque cerchi, perché mai si sono ottenuti dei risultati così importanti a livello multidisciplinare e sportivo, non solo a PyeongChang».

«Lo sport può esistere senza la politica, però la politica serve nel momento in cui riesce ad immaginare uno sviluppo armonioso tra politica e istituzioni sportive – ha spiegato Giorgetti – Il nostro obiettivo è far crescere la base dello sport e permettere di incrementare i grandissimi successi che i presidenti Malagò e Pancalli hanno richiamato. Il Coni non deve essere il più grande, è importante che sia il migliore al mondo. Sono qui con molto rispetto e una grande emozione nel vedere campioni che ammiravo in tv da ragazzo. La riforma? Spero in una collaborazione che sono sicuro sarà armoniosa, sperando che la riforma che abbiamo immaginato sia compresa, attuata e possa dare benefici».

«Oggi si rinnova una celebrazione della quale vado particolarmente fiero insieme a tutto il mondo che rappresento – ha evidenziato Pancalli – È un atto di riconoscimento per gli straordinari atleti olimpici e paralimpici, i nostri atleti ricevono questo collare a nome anche dei tanti che coltivano una speranza e che sono in un letto di ospedale. Siamo convinti che possiamo aiutare a far crescere il nostro Paese, abbiamo una grande responsabilità e dobbiamo dare risposte anche in questa direzione».

Tra i premiati, accanto alle campionesse ed ai campioni più accalamti, quali la pattinatrice Arianna Fontana, la sciatrice Sofia Goggia e il golfista Francesco Molinari, anche atleti della nostra regione, come il velista trentino Ruggero Tita delle Fiamme Gialle (pluricampione sul catamarano Nacra 17 assieme a Caterina Marianna Banti, e il pallavolista Lorenzo Bernardi. La Palma d’Oro al merito tecnico è andata, tra gli altri al commissario tecnico dello sci azzurro Matteo Guadagnini, ex finanziere di Predazzo. Negli sport paralimpici, il Collare d’Oro al merito sportivo è andato agli sciatori fiemmesi Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal.













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