È gran finale in Val di Fiemme 

Il Tour de Ski in Trentino. Oggi la mass start in tecnica classica, riflettori su De Fabiani, domani la sprint con Pellegrino che punta al bis, domenica la Final Climb che dovrebbe incoronare Bolshunov e la Diggins (ma attenti a Brennan e Stupak). La vigilia del primierotto Salvadori


LUCA FRANCHINI


Dopo il secondo giorno di riposo, il Tour de Ski si appresta a vivere la tre giorni conclusiva in Val di Fiemme. Oggi la consueta gara mass start in tecnica classica, con De Fabiani in cerca di riscatto. Domani la sprint, sempre in classico, con Federico Pellegrino a caccia del poker stagionale e del secondo successo di tappa dopo quello arrivato in Val Müstair nella sprint in skating inaugurale. Domenica, infine, la scalata finale all’Alpe del Cermis incoronerà il vincitore della 15esima edizione del Tour, con il russo Alexander Bolshunov lanciato verso il successo bis dopo il trionfo di 12i mesi fa.

Le ambizioni degli azzurri

L’Italfondo spera di rigenerarsi con l’aria di casa. Mancherà il pubblico, che avrebbe potuto dare una spinta in più agli azzurri, ma la voglia di riscatto è tanta nel team diretto da Marco Selle. Pellegrino ha rispettato le attese, già vittorioso e undicesimo nella classifica generale comandata da Bolshunov. Un piazzamento nella top 10 finale sarebbe un risultato di assoluto rispetto per il valdostano, che non ha deluso. Chi non ha rispettato le attese, finora, è Francesco De Fabiani, che ha nella 15 km mass start in passo classico odierna la grande occasione per il riscatto. Il format gli piace, la tecnica di gara gli si addice. Le condizioni delle piste di Lago di Tesero sono ottimali.

Servirà la giornata giusta, quella in cui spera anche il trentino Giandomenico Salvadori. Il primierotto è partito a rilento, ma poi è apparso in crescita, facendo segnare il 16esimo tempo parziale nella prova a inseguimento in skating in Svizzera, poi 21esimo e 24 esimo nelle due tappe di Dobbiaco.

Le parole di Salvadori

«Non sono partito come volevo, ma sto abbastanza bene – spiega Salvadori – Nella prima gara distance in Svizzera ho faticato, complice anche qualche problema di materiali. Poi sono cresciuto un po’ di rendimento. Quest’anno, a differenza dell’inverno passato, vado meglio in skating che in classico, ma nella 15 km mass start di domani (oggi, ndr) mi piacerebbe fare una bella gara. La pista di Lago di Tesero mi piace molto e anche lo scorso anno ero andato bene».

Salvadori è atleta che, generalmente, esce alla distanza. E questa è anche la sua speranza. «Ci metto un po’ a ingranare, ma inizio stagione ho già fatto qualche buona gara, soprattutto in skating – aggiunge l’azzurro – La 15 km della Val di Fiemme è una delle più dure del circuito di Coppa del Mondo, ma la fatica non mi spaventa. Molto dipenderà dallo sviluppo della gara, ovvero da come decideranno di impostarla i russi. Sono in tanti e vanno tutti fortissimo. Bisognerà cercare di stare in gruppo e di risparmiare qualche energia nella prima parte di gara. Il tifo del pubblico di casa ci mancherà sicuramente – conclude il fondista primierotto –, ma cercheremo di tirar fuori il massimo».

Il favorito d’obbligo è il leader della classifica generale Alexander Bolshunov, che ha vinto tutte le tappe fin qui disputate eccezion fatta per la sprint inaugurale, vinta da Pellegrino. Il russo ha 2’06” di vantaggio sul compagno di squadra Artem Maltsev e 2’09” sul francese Manificat, l’unico in grado di reggere il passo dell’armata rossa.

Le gare femminili

Al femminile, invece, comanda la graduatoria la statunitense Jessie Diggins, che ha 22” di vantaggio sulla connazionale Rosie Brennan e 58” sulla russa Yulia Stupak, vittoriosa mercoledì a Dobbiaco e ancora in piena corsa per il titolo. La migliore delle azzurre è la cortinese Anna Comarella, 21esima a 5’04”, con la veronese Lucia Scardoni 24esima a 6’31” e la 23enne molvenese Francesca Franchi 30esima a 7’10”, tutte in cerca di un piazzamento di prestigio e di punti di Coppa del Mondo sulle nevi di casa.

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