L’evento

Festival dell’Economia: cinque premi Nobel fra gli ospiti

A ragionare sulle questioni che la pandemia ha posto sul tappeto quest’anno a Trento anche cinque premi Nobel per l’Economia: Michael Kremer, Paul Milgrom, Joseph E. Stiglitz, Michael Spence e Jean Tirole



TRENTO. Economisti e studiosi delle diverse discipline, assieme a rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, si confronteranno al Festival dell’Economia 2021 su uno scenario inedito, ovvero le nuove interazioni tra amministrazioni pubbliche e istituzioni democratiche, fra tecnostruttura e politica, tra società e Stato.  Gli interrogativi per una società che cerca la strada oltre l’emergenza Covid sono tanti, così come gli ospiti del Festival che proveranno a rispondere: personalità di spicco del mondo dell’economia, ma non solo, caratterizzati da punti di vista anche molto diversi ma accomunati, come tradizione del Festival, da rigore scientifico, autorevolezza e chiarezza espositiva.

Vaccini per tutti

L’edizione 2021 del Festival ospiterà in particolare ben cinque Premi Nobel per l’Economia. Sarà proprio uno di loro, Michael Kremer (Nobel per l'Economia nel 2019) ad aprire il Festival con una lezione magistrale dedicata ai meccanismi che possano incentivare la produzione e la distribuzione globale dei vaccini. Professore universitario presso il Dipartimento di Economia Kenneth C. Griffin, Kremer ha ricevuto il Premio Nobel per l'economia nel 2019, insieme ad Abhijit Banerjee ed Esther Duflo, per il loro approccio sperimentale alla lotta alla povertà globale. Le sue più recenti attività di ricerca riguardano l'istruzione, la salute, le risorse idriche e l'agricoltura nei paesi in via di sviluppo. Ha contribuito inoltre a sviluppare l'Advance Market Commitment (AMC) per i vaccini per stimolare gli investimenti privati nella ricerca sui vaccini e la loro distribuzione per la lotta contro le malattie nei paesi in via di sviluppo. Giovedì 3 giugno alle ore 16.30 Kremer parlerà proprio di questo: “Economia e politica di vaccini e pandemia”, assieme a Rino Rappuoli, Direttore scientifico e responsabile dell’attività di ricerca e sviluppo esterna di GlaxoSmithKline Vaccines di Siena, e introduzione di Tito Boeri.

Un nuovo ruolo per lo Stato?

A seguire, sempre giovedì 3 giugno ma alle ore 19.30 appuntamento con Joseph E. Stiglitz (Nobel per l’Economia 2001), che nell’incontro intitolato “Il ritorno dello stato e la fine del neoliberismo” approfondirà il nuovo ruolo dello Stato in presenza di forti esternalità come quelle esercitate dai focolai globali di coronavirus. Stiglitz, lo ricordiamo, è un economista americano e Professore alla Columbia University. È anche co-presidente del Gruppo di esperti di alto livello sulla misurazione delle prestazioni economiche e del progresso sociale presso l'OCSE e Capo economista del Roosevelt Institute. È stato vicepresidente senior e Capo economista della Banca Mondiale ed è noto per il suo lavoro su temi quali la distribuzione del reddito, il rischio, il governo societario, le politiche pubbliche, la macroeconomia e la globalizzazione. Stiglitz sarà anche ospite del format Dialoghi sabato 5 giugno alle ore 20.00 sul tema “Nessuno è al sicuro se qualcuno non lo è”.

Aste e gare d’appalto

Venerdì 4 giugno alle 19.30 all’interno del format Visioni Paul Milgrom (Nobel per l’Economia 2020), si soffermerà sul disegno delle aste e delle gare d’appalto pubbliche, un tema di grande rilevanza alla luce del rilievo che hanno gli investimenti pubblici nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il titolo dell’appuntamento è “Market design, aste e gare d'appalto”. Nel 2020 Milgrom ha ricevuto il premio Nobel per le Scienze economiche insieme a Robert Wilson “per i progressi nella teoria delle aste e l’invenzione di nuovi formati d’asta”. È Shirley and Leonard Ely Professor di Lettere e Scienze presso il Dipartimento di Economia della Stanford University. È anche Presidente e co-fondatore di Auctionomics, che progetta e assiste gli offerenti nelle aste ad alta posta. All’inizio del 2020 è stato nominato Distinguished Fellow dell'American Economic Association. È noto soprattutto per i suoi contributi alla teoria delle aste, gran parte dei quali è riassunta nel suo libro Putting Auction Theory to Work, Cambridge University Press (2010), e per i suoi contributi alla pratica della progettazione delle aste.

Trasformazione digitale

Michael Spence (Nobel per l’Economia 2001) interverrà domenica 6 giugno sul tema “Trasformazione digitale, opportunità e sostenibilità sociale”. La governance della tecnologia è una nuova sfida. I piani di ripresa incoraggiano la trasformazione digitale delle nostre economie. Un’accelerazione del cambiamento tecnologico è destinata a influenzare profondamente i mercati del lavoro e la distribuzione del reddito. Anche se è probabile che l’adattamento al mercato del lavoro eviti l’elevata disoccupazione permanente, non si può contare su di esso per prevenire un forte aumento della disuguaglianza.

Tutela della privacy

Infine, Jean Tirole (Nobel per l’Economia 2014), Presidente onorario della Fondazione Jean-Jacques Laffont-Toulouse School of Economics (TSE) e dell’Institute for Advanced Study di Tolosa (IAST), interverrà sempre domenica 6 giugno sulla tutela della privacy nell’era del digitale. La digitalizzazione porta, volenti o nolenti, ad una invasione della nostra sfera privata. Quale combinazione di spazi rigorosamente privati, protezioni legali e garanzie costituzionali può permetterci di gestire meglio questa trasformazione?









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