il fatto

Spruzza spray al peperoncino a scuola: 27 studentesse in ospedale

E’ successo in un istituto professionale di Verona. Individuata la presunta responsabile: è una ragazza di 14 anni



VERONA. Sono salite a 27 le studentesse che sono dovute ricorrere alle cure dell'ospedale, vittime dello spray al peperoncino spruzzato all'interno di un Istituto professionale per estetica e parrucchieri a Verona.

La responsabile del gesto sarebbe stata già individuata.

Si tratterebbe di una ragazza 14enne che frequenta la prima classe.

Il gesto ha causato malesseri provocato dalla distanza urticante spruzzata e anche attacco di panico che hanno colpito alcune studentesse.

Come riferito dal dirigente del Suem 118 di Verona, in tutto sono state 25 le persone che hanno necessitato di cure dai sanitari: tre sono state accompagnate in codice giallo per ulteriori accertamenti nei due ospedali cittadini (il Polo Confortini di Borgo Trento e il Policlinico di Borgo Roma), altre 11 con sintomatologie minori sono state curate a Verona e Negrar, un'altra dozzina sono in fase di valutazione. 

Non c'è stato nessun dolo nell'episodio di questa mattina in un istituto professionale di estetica e parrucchieri di Verona dove nell'arco della mattinata 27 studentesse sono state costrette a ricorrere alle cure dei sanitari, a causa di uno spray al peperoncino. Lo hanno confermato all'ANSA fonti della Questura di Verona. La responsabile del gesto, una ragazza nata nel 2007, subito individuata dalla dirigenza dell'istituto e dagli agenti delle Volanti, intervenuti sul posto assieme ai vigili del fuoco, avrebbe spruzzato lo spray su un foglio di carta, senza nessuna volontà di far male ad alcuno.

La sostanza, particolarmente urticante, ha causato forti bruciori e malesseri a tre ragazze che di trovavano vicine a lei, mentre altre sono state colpite da malesseri e crisi di panico. Sul posto sono arrivate in successione quattro ambulanze e due automediche, mentre nella centrale operativa del Suem 118 un infermiere si è dedicato alla gestione della maxiemergenza













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