Scuole dell’infanzia

Materne, restano invariate le rette per mensa e prolungamento

Pasti, massimo di 4 euro. Anticipo e posticipo: tariffe in base all’Icef, rimodulazione per gli 11 mesi di servizio. Si va da 165 a 440 euro all’anno per due ore in più di scuola 



TRENTO. Restano invariate per l’anno scolastico 2024-25 le rette per il servizio mensa e il prolungamento di orario nelle scuole dell’infanzia trentine. La giunta provinciale ha approvato ieri (21 dicembre) la nuova disciplina tariffaria su proposta dell’assessora Francesca Gerosa.

«Il provvedimento, in continuità con gli anni scolastici precedenti e in un’ottica di sostegno alle famiglie – si legge in una nota della Provincia - mantiene sostanzialmente invariate entrambe le discipline. Le tariffe del servizio mensa prevedono, come lo scorso anno, un importo massimo a pasto di 4 euro, ridotto tenendo conto della dichiarazione Icef della famiglia. Le tariffe per il prolungamento d’orario, seppur invariate, hanno subito una rimodulazione riferita agli 11 mesi effettivi di attività didattica».
Nello specifico, la tariffa annuale, da calcolare tenuto conto della dichiarazione ICEF della famiglia, per un'ora di prolungamento ulteriore rispetto alle 7 ore ordinarie di servizio di scuola dell'infanzia, andrà da un minimo di 82,50 euro ad un massimo di 220 euro; per due ore di servizio giornaliere si pagheranno da 165 euro a 440 euro, mentre per 3 ore massime di servizio giornaliero si pagheranno dai 275 euro ai 726 euro.
Viene quindi garantita la possibilità di fruire di agevolazioni tariffarie sia per la mensa, che per il prolungamento dell’orario giornaliero, tramite il metodo della valutazione della condizione economica familiare (Icef), nonché i criteri di ulteriore riduzione delle tariffe in relazione al numero di figli appartenenti al nucleo familiare.

Dal punto di vista operativo, come lo scorso anno scolastico, per ottenere le agevolazioni per la tariffa mensa e per la tariffa del prolungamento dell’orario giornaliero, le famiglie non dovranno più recarsi presso un Caf/Sportello periferico della Provincia per presentare l’apposita domanda. Sarà infatti il sistema informativo provinciale della scuola che calcolerà, contestualmente alla domanda di iscrizione, il costo del servizio mensa e del prolungamento d’orario, tenuto conto del valore Icef del singolo nucleo familiare: tale dato è consultabile da ogni famiglia all’interno della pagina on line utilizzata per presentare la domanda di iscrizione.













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