IL CASO

In zona rossa lezioni in presenza per gli alunni disabili e anche per i loro compagni: una circolare del Miur semina il panico nelle scuole

L’obiettivo del ministero è di  “rendere effettivo il principio di inclusione”, ma non si chiarisce quali studenti, e soprattutto quanti, debbano essere coinvolti



ROMA. La scuola continua in presenza, anche nelle zone rosse, non solo per i ragazzi disabili ma anche per i loro compagni di classe, a rotazione. Lo afferma una nota operativa su alcuni aspetti relativi al Dpcm dello scorso 2 marzo 2021, che il Ministero dell’Istruzione ha inviato nei giorni scorsi ai dirigenti scolastici, sentito anche l’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità. La nota, che ha l’obiettivo di  “rendere effettivo il principio di inclusione”, sta però seminando il panico in numerosi istituti italiani per la sua ambiguità, che lascia aperti molti interrogativi: quali studenti, e soprattutto quanti, saranno coinvolti? 

La circolare - scrive il Miur – è stata emessa “a seguito di alcune richieste di chiarimento pervenute, e a supporto dell’attività delle scuole”, ma evidentemente così chiara non è. La scelta sembra essere delegata alle scuole, che però non sanno come comportarsi.

In particolare, la nota riguarda l’attività in presenza delle alunne e degli alunni con bisogni educativi speciali e con disabilità, ricordando che anche con il Dpcm del 2 marzo “resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso dei laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali”, anche nelle cosiddette zone rosse.

Dove ricorrano le condizioni per la frequenza, anche in zona rossa, da parte di studentesse e studenti con bisogni educativi speciali e con disabilità, le scuole, con l’obiettivo di “rendere effettivo il principio di inclusione valuteranno di coinvolgere nelle attività in presenza anche altri alunni appartenenti alla stessa sezione o gruppo classe – secondo metodi e strumenti autonomamente stabiliti e che ne consentano la completa rotazione in un tempo definito – con i quali gli studenti BES possano continuare a sperimentare l’adeguata relazione nel gruppo dei pari, in costante rapporto educativo con il personale docente e non docente presente a scuola”.













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