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Il boom dell’homeschooling: dati triplicati con la pandemia

In Italia, durante lo scorso anno scolastico erano oltre 15mila gli scolari che studiavano a casa. E c’è stato un picco di ricerche di notizie sull’istruzione parentale in Trentino Alto Adige



TRENTO. Cresce il numero di famiglie che per l’istruzione dei figli – soprattutto alle elementari – sceglie l’homeschooling o istruzione parentale. Un interesse che si era palesato già un anno fa quando le ricerche in internet di notizie attinenti alla scuola in casa, avevano segnato crescite molto alte.

E la regione che aveva registrato la crescita più alta di interesse era il Trentino Alto Adige con un 100 su cento.

Come riporta il sito Skuola.net, in base ai dati ministeriali diffusi dall'agenzia AdnKronos, se nell’anno scolastico 2018-2019 (ovvero prima dello scoppio della pandemia) i cosiddetti homeschooler erano 5.126, l’anno successivo - con il primo traumatico impatto della Dad sulla vita degli studenti - erano già passati a 6.212, per diventare 15.361 durante lo scorso anno scolastico 2020-2021; più del doppio in dodici mesi.

Numeri comunque bassi visto che la popolazione scolastica italiana tra elementari, medie e superiori conta circa 8 milioni di studenti.

Un fenomeno, quello dell’homeschooling, che riguarda soprattutto i bambini più piccoli. Circa due terzi degli alunni “casalinghi” - poco più di 10 mila su 15 mila - dovrebbero frequentare le classi della scuola primaria. Inoltre, qui, si registra l’aumento più sensibile di fuoriusciti dall’istruzione ordinaria: nel 2018-2019 si parlava di 2.243 bambini (che sono diventati 2.926 nel 2019-2020), oggi siamo arrivati a più del triplo.

Da segnalare anche la crescita tra i ragazzi delle scuole medie anche se, rispetto alle elementari, adottare un modello didattico efficiente sembra decisamente più complesso.Decisamente meno consistente, invece, l’impatto dell’homeschooling sugli alunni delle superiori.

Per quanto riguarda la ripartizione regionale degli homeschooler. Al Nord, il primo posto spetta alla Lombardia: 2.248 studenti (nel 2018-2019 erano 617). Al Centro è il Lazio il territorio con il dato più elevato: da 478 nel 2018-2019 a 1.408 del 2020-2021.

Al Sud il valore più alto si registra in Sicilia: nel 2018-2019 erano 424 gli studenti in istruzione parentale, nel 2020-2021 sono diventati 1.014.













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