Il caso

Degasperi: “La scuola non è una colonia” e sul prolungamento delle lezioni a luglio presenta una mozione

Il consigliere provinciale di Onda Civica sul caso del questionario della Provincia rivolto alle famiglie trentine



TRENTO. “Anni di investimenti per la formazione e la specializzazione del corpo insegnante, anni di indottrinamento sulla programmazione, sugli apprendimenti e via dicendo evaporati con un questionario propedeutico ad una decisione che sottintende la subordinazione della scuola alla logistica”. Le parole sono del consigliere provinciale di Onda Civica, Filippo Degasperi. E il caso è il questionario della Provincia rivolto alle famiglie trentine per chiedere un’opinione sulle scuole aperte fino a fine luglio.

Un tema sul quale il consigliere ha presentato una proposta di mozione. Con la quale chiede un supplemento di riflessione sulla questione e un coinvolgimento diretto del mondo della scuola e del Consiglio Provinciale.

"E' sconcertante – commenta Degasperi – l'approccio con cui la maggioranza di Centrodestra e il dipartimento sta cercando di trasformare le scuole dell'infanzia in colonie estive a la carte con allettanti offerte da 50 euro al mese all inclusive.

Insegnanti (mai interpellati) visti come nullafacenti, bambini visti come pacchi da collocare nel contesto più conveniente e la scuola che sostituisce nella custodia le colonie. Nessuno, nemmeno nel secolo scorso si era sognato di confondere le due. C'è un tempo per l'apprendimento e uno per lo svago che devono essere tenuti separati. Si preparino tutti gli insegnanti. A volere la scuola come colonia estiva, nel generale disinteresse, era stato per primo il Centrosinistra che l'aveva pretesa per la Formazione professionale (2016), oggi tocca alle scuole dell'infanzia...poi arriveranno agli altri..













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