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ll cervello delle api ha meno segreti

Uno studio di UniTrento rivelerà il loro modo di comunicare e come la socialità influisce sul cervello degli animali



TRENTO. Una proteina fluorescente permette di far luce sul cervello delle api, secondo uno studio portato avanti dalle Università di Trento, Paris-Saclay e Dusseldorf, pubblicato sulla rivista scientifica Plos biology.

Il professore di genetica di neurofisica dell'Università di Trento, Albrecht Haase, spiega che è stato modificato «il codice genetico delle api mellifere per far produrre alle loro cellule cerebrali una proteina fluorescente, una sorta di sensore che ci permette di monitorare le aree che si attivano in risposta agli stimoli ambientali. L'intensità della luce emessa varia in base all'attività neuronale». La sequenza genetica è stata inoculata in oltre 4.000 uova di ape.

Dopo allevamento, test e selezione sono state ottenute sette regine portatrici del gene-sensore, che poi è stato usato dai ricercatori per studiare l'olfatto delle api. Questo nuovo strumento - si legge in una nota - permetterà di studiare come le api comunicano all’interno delle colonie e come la socialità influisce sul cervello degli animali.









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