Scoperto raro tumore cardiaco con controlli post-Covid



(ANSA) - MILANO, 24 GIU - I controlli post-Covid hanno salvato la vita ad un giovane piemontese di 38 anni: gli esami hanno infatti permesso di scoprire la presenza di un raro tumore cardiaco, poi rimosso con successo all'Irccs Policlinico San Donato con la cardiochirurgia endoscopica 3d: il suo è l'unico caso noto trattato con un intervento mininvasivo endoscopico, come spiega la struttura milanese.
    Filippo, questo il suo nome, si era ammalato di Covid lo scorso novembre. La malattia è stata superata bene, ma la Tac polmonare di controllo, fatta a febbraio, ha evidenziato una dilatazione dell'aorta e una massa di 2,5 centimetri nel ventricolo sinistro del cuore. I medici cosí lo hanno sottoposto a tre mesi di terapia anticoagulante, pensando a una complicanza trombotica da Covid-19, ma la massa non regrediva con i farmaci.
    Gli ulteriori esami hanno permesso di identificare un raro tumore cardiaco, un mixoma del ventricolo sinistro, attaccata all'apice del ventricolo sinistro con un piccolo peduncolo e che si muove dentro il ventricolo. Anche se si tratta di un tumore benigno, espone il paziente a un serio rischio di embolia: potrebbe infatti staccarsi o farsi in pezzi ed entrare in circolo, provocando gravi embolie cerebrali o bloccando arterie importanti.
    "Dovevamo intervenire al più presto - spiega Marco Diena, responsabile della Cardiochirurgia mininvasiva ed endoscopica - il tumore, attaccato ad un esile peduncolo, si muoveva ad ogni contrazione del cuore, ovvero circa 100.000 volte al giorno. Al mondo sono descritti pochissimi casi di mixoma del ventricolo sinistro, quasi tutti operati con tecnica tradizionale", spiega Diena. "Con un'incisione nel torace di pochi centimetri, telecamere endoscopiche ad alta risoluzione 3D e il cuore tenuto fermo per pochi minuti - conclude - si è reciso il peduncolo che teneva il tumore in sede, rimuovendolo senza frantumarlo".
    Filippo, operato l'8 giugno, giá dopo una settimana era a casa e non dovrà fare ulteriori terapie. (ANSA).
   









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