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Studente di medicina 24enne cade nel dirupo: Giovanni Borsatti era nato a Trento

La tragedia nella zona di Lecco. Il cordoglio del collegio Borromeo



TRENTO. “Giovanni ci ha lasciato all'improvviso, quasi come nel suo carattere. Era un ragazzo straordinario. Passo veloce. Sempre. In ogni cosa. E come sempre è corso avanti. La comunità del Collegio Borromeo è inconsolabile. Cerca nella vicinanza dell'amicizia il conforto e nella fede, che Giovanni ha sempre testimoniato, la speranza per andare avanti. Siamo vicini alla mamma Silvia Fazzo, al papà Alessandro Borsatti, ai fratelli e alla sorella, perché Giovanni ci ha insegnato che la prossimità è autentica medicina".

Così il collegio Borroneo annuncia la morte di Giovanni Borsatti, 24enne studente di Medicina a Pavia ma nato a Trento, morto durante un’escursione in montagna.

Secondo quanto hanno riportato i soccorritori, il giovane era partito per un’escursione in montagna nella zona di Lecco e conosceva abbastanza bene la zona.

Martedì sera, il 12 aprile, il mancato rientro ha allarmato i genitori, che non riuscivano più a contattarlo e allora hanno chiesto aiuto. La centrale ha attivato il Soccorso alpino, stazione di Valsassina e Valvarrone della XIX Delegazione lariana, i carabinieri della stazione di Introbio, i vigili del fuoco di Lecco e la Protezione civile.

Sono partiti 25 tecnici del Cnsas, saliti a piedi e con i mezzi fuoristrada verso Artavaggio per battere i sentieri principali. L’elicottero di Sondrio di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza ha caricato un tecnico e ha sorvolato la zona di Campelli e del Monte Sodadura.

Durante la perlustrazione, si sono concentrati anche sul Sentiero degli stradini, che va dai Piani di Artavaggio ai Piani di Bobbio. Poco dopo, all’1.40 di stanotte, a circa 1.800 metri di quota hanno trovato lo zaino del ragazzo. Il suo corpo si trovava un centinaio di metri al di sopra: era caduto dall’alto, in una zona molto impervia. È arrivato da Como l’elicottero di Areu, abilitato per il volo notturno, che ha scaricato il medico per la constatazione del decesso e il tecnico Cnsas di elisoccorso. La salma è stata trasportata in un punto più agevole per il recupero con il verricello; infine, il corpo del ragazzo è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale di Lecco. 













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