La stagione

Nuove norme di sicurezza sugli sci: da gennaio serve l’assicurazione 

Per tutti sino ai 18 anni scatta anche l’obbligo del casco (pure per slittare). In caso di evidenti sintomi le forze dell’ordine potranno sottoporre gli sciatori a test alcolemici ma l’eventuale stato di ebbrezza non sarà reato 


Mario Bertoldi


TRENTO. Dal primo gennaio prossimo tutta la materia dello sci, con particolare riferimento alla sicurezza sulle piste, sarà regolata dal decreto legislativo 40/2021 che ha completamente superato la vecchia legge del 2003.

Le novità non sono poche. Il casco diventerà obbligatorio sino ai 18 anni (prima era sino ai 14) e sarà obbligatorio anche per i minorenni che utilizzeranno anche slitte e slittini.

Altra novità essenziale riguarda la responsabilità in caso di incidenti. Per tutti infatti dal primo gennaio prossimo scatterà l’assicurazione obbligatoria. In sostanza la nuova legge ha mantenuto l’impianto della vecchia normativa che prevedeva che in caso di scontro tra sciatori lungo una pista, ed in caso di impossibilità di individuare palesi responsabilità di una delle parti, si presume che ognuno dei protagonisti abbia contribuito al 50 per cento a causare l’infortunio.

Un principio ripreso dalle norme riguardanti la circolazione stradale che però è sempre stato abbinato all’assicurazione obbligatoria.

Ora l’assicurazione diventa obbligatoria anche per chi scia. Le conseguenze si faranno sentire al botteghino al momento dell’acquisto dello skipass. Ad ogni sciatore, infatti, verrà chiesto se intende acquistarlo con assicurazione o senza. In quest’ultimo caso l’acquirente dovrà disporre di una copertura assicurativa propria in grado di intervenire in caso di incidenti.

Ovvio che gli skipass abbinati all’assicurazione per una giornata di divertimento sulla neve faranno segnare un incremento in termini di costi. Attenzione: non essere assicurati sarà sanzionato.

La nuova normativa (una legge quadro entrata in vigore in tutta Italia ed anche in Alto Adige) prevede anche una particolare attenzione alle condizioni psicofisiche dello sciatore. In presenza di determinati sintomi le forze dell’ordine in servizio sulle piste potranno sottoporre gli sciatori a ad un pre-test alcolemico per verificare la quantità di alcol nel sangue. In caso di esito positivo del pre-test lo sciatore potrà essere accompagnato in caserma per una verifica più precisa con l’etilometro. La nuova normativa, però, non indica i limiti di presenza di alcol oltre ai quali si risulterà in stato di alterazione.

«E’ probabile che per analogia - spiega il giudice del tribunale di Bolzano Carlo Busato - si vada ad applicare quanto previsto dal codice della strada con un limite dello 0,50 milligrammi di alcol per litro di sangue. Con una differenza sostanziale però: essere in stato di alterazione alcolica sugli sci comporterà solo una sanzione amministrativa e mai di carattere penale.

Infine la nuova normativa cambierà tutta l’impostazione della legge rispetto al passato nel senso che verrà dato molto più peso all’auto responsabilità dello sciatore. Rimarrà in capo al gestore dell’area sciabile l’obbligo di mettere in sicurezza i tracciati delle piste ma il primo criterio da rispettare sarà l’auto responsabilità dello sciatore.

Cosa significa? «In primo luogo - spiega ancora il giudice Carlo Busato - sarà necessario che ogni sciatore adatti la condotta alle proprie capacità tecniche in considerazione della propria esperienza, dello stato della propria attrezzatura, delle condizioni ambientali, del sovraffollamento e della difficoltà della pista. Ed il gestore avrà l’obbligo di segnalare in maniera chiara ed adeguata le difficoltà dei tracciati , l’eventuale presenza di ghiaccio ed eventuali anomalie.













Scuola & Ricerca

In primo piano