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Mountain Wilderness lancia cinque proposte per il futuro della Marmolada

La richiesta di un tavolo di lavoro interregionale per il recupero paesaggistico e la tutela della montagna



TRENTO. "Non possiamo più perdere tempo senza dare risposte ai Comuni più penalizzati (il bellunese), al gruppo della Marmolada".

A dirlo è la presidente di Mountain Wilderness Italia, Adriana Giuliobello. Sono cinque - informa una nota - le proposte avanzate alle istituzioni locali: "conservazione del ghiacciaio e attenzione specifica alla sua evoluzione; riqualificazione ambientale della montagna; costruzione dell'Alta via della Grande guerra; rivedere, da subito, su tutto il territorio la carta dei pericoli geologici, idrogeologici, valanghivi; rivedere l'intera pianificazione urbanistica dei due territori competenti, Regione Veneto e Provincia autonoma di Trento, compresa la pianificazione forestale e la gestione dei pascoli in quota, con un obiettivo fermo e irrinunciabile: consumo di suolo libero azzerato".

Mountain wilderness Italia torna anche a chiedere "l'istituzione di un tavolo di lavoro interregionale che discuta del rilancio della Marmolada, portando attenzione primaria ai valori della conservazione, del recupero paesaggistico, quindi alla demolizione di tutti i ruderi in cemento presenti, alla pulizia di quanto rimane del ghiacciaio, alla biodiversità naturalistica, identitaria, culturale presente in tutto il gruppo, alla riqualificazione degli edifici, alla ridefinizione delle aree di sosta semplificando l'attuale devastante disordine paesaggistico".

La richiesta è stata inviata al presidente della Fondazione Dolomiti Unesco Stefano Zannier, al presidente della Regione Veneto Luca Zaia, al presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti, all'assessore all'ambiente della Provincia di Trento Mario Tonina, ai sindaci della Val di Fassa e del bellunese, al presidente del Comun General de Fascia Giuseppe Detomas e al direttore del Muse Michele Lanzinger.













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