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La Sat di Trento compie 75 anni. Torna la voglia di escursioni

Già 1300 le presenze nelle 34 uscite. L'assemblea dei soci il 9 giugno alla Filarmonica con concerto del coro Sat 



TRENTO. Si partiva all'alba, mai dopo le 5. Appuntamento in piazza Duomo, dopo avere assistito alla messa, pantaloni alla zuava, camicie di flanella e maglioni di lana d'ordinanza, armati di piccozze e moschettoni. Si arrivava a destinazione a bordo di un camion, in media una trentina di gitanti, che potevano scegliere tra più itinerari, a seconda della difficoltà. 75 anni dopo, i soci della sezione Sat di Trento viaggiano in pullman, vestiti con pile e giacche a vento super tecniche, ciaspole e bastoncini. Ma quello che non è cambiato, da quel lontano 1947, è la stessa voglia di ripartenza che ha caratterizzato l'immediato dopoguerra e che sta segnando l'anno corrente, dopo le restrizioni per l’emergenza sanitaria.

Quest'anno si è quasi tornati alla partecipazione massiccia che si era registrata negli anni pre pandemia (in media gli iscritti erano un centinaio e servivano due pullman), assistendo ad un rinnovato entusiasmo per le escursioni, dopo i due anni di forzata inattività. Sono infatti circa 1.300 le presenze complessive registrate ad oggi nelle 34 uscite, con una media di quasi 40 presenze a gita e con alcune che hanno richiesto ancora l’utilizzo di un secondo pullman.

“Molte le attività nelle quali è impegnata la sezione - sottolinea Ugo Scorza a nome del direttivo della sezione cittadina - l’apertura della sede, le operazioni di tesseramento, la tenuta contabile, la manutenzione dei sentieri (con il fortunato coinvolgimento anche di alcuni giovani), per citarne alcune; poi le sempre molto seguite serate culturali, finestra sulle frequentazioni dei territori e della montagna, e le attività di informazione e formazione rivolte ai soci su temi della medicina di montagna e della sicurezza, compreso l'annuale appuntamento teorico/pratico sulla sicurezza in ambiente innevato; quindi l’alpinismo giovanile, che costituisce il futuro dell’Associazione, e che vede quest’anno l’organizzazione di un partecipato campeggio in Val Campelle (Lagorai) preceduto da alcune uscite locali di affiatamento tra i ragazzi partecipanti; e, naturalmente, il cuore del nostro scopo sociale, la programmazione e lo svolgimento delle uscite escursionistiche e botaniche”.

Perché è proprio l'attività escursionistica l’espressione più visibile della sezione, nata nel dopoguerra, allora con l'obiettivo di avvicinare la montagna anche alle classi meno abbienti, che avrebbero avuto difficoltà a raggiungere le mete che di volta in volta si proponevano e che andavano dalle cime più vicine a casa, come la Panarotta o il Monte Bondone fino al Brenta, la Marmolada, il Catinaccio.

Oggi queste mete sono alla portata di tutti, ma in questa voglia di godere della bellezza della montagna, in compagnia, c'è anche la volontà di liberarsi dai ritmi del lavoro e dalle limitazioni dello spazio urbano per riappropriarsi di dimensioni perdute come la solitudine, la spiritualità e il rapporto diretto con la natura. A maggior ragione quest'esigenza di un ritrovato rapporto con il mondo naturale è amplificata dalle costrizioni in cui ci ha obbligato l’emergenza sanitaria e dal desiderio di tornare a condividere esperienze e riflessioni su un modo diverso di sviluppo e rispetto per l'ambiente.

E nel tempo l'attività escursionistica si è trasformata, conciliando l’obiettivo della conquista della vetta e della prestazione “muscolare” con una funzione anche sociale: la montagna non solo come esercizio fisico, ma anche come dimensione “altra”, in contrapposizione ad un modo di sviluppo basato sullo sfruttamento per riaffermare i valori della solidarietà, della lentezza, del rispetto per gli uomini e per l'ambiente.

“La ripresa delle uscite sociali in programma - continua Ugo Scorza - premia gli sforzi di tutti i volontari che, a diverso titolo, concorrono a mantenere attiva la nostra sezione. Negli ultimi anni stiamo peraltro osservando, in particolare, che il numero di accompagnatori delle gite si è andato assottigliando. Rinnoviamo pertanto l’invito ai nostri soci a collaborare con la sezione, a presentare proposte di escursione e, ai nostri soci esperti, a proporsi anche come accompagnatori”.

I 75 anni di vita della sezione Sat di Trento “portati ancora bene”, che rappresenta la parte più numerosa della Società Alpinistica Tridentina (gli iscritti della sezione - che comprende anche lo Sci Club e il gruppo di Piedicastello - sono infatti 2.600, circa il 10 per cento del totale provinciale), saranno ricordati quest'anno nel corso del più importante appuntamento della vita sociale della sezione, l'assemblea dei soci, che si terrà il 9 giugno ore 18 alla sala Filarmonica di Trento, con la premiazione dei soci benemeriti e con l’ormai tradizionale concerto del coro della SAT. “L’assemblea dei soci e la premiazione dei benemeriti - conclude Ugo Scorza - sono occasioni uniche per fare il punto della vita sezionale e per ritrovarsi. Un sodalizio trova significato nelle sue occasioni sociali”. Non sono previsti eventi per la celebrazione dell’anniversario, ma il modo migliore per sottolineare la ricorrenza è proprio costituito dalla ripresa piena dell'attività della sezione cittadina: dal giugno del 2021 l'attività escursionistica è infatti ripartita per tornare quest’anno a pieno regime.

Saranno 42 a fine 2022 le gite programmate il mercoledì, 59 quelle della domenica, oltre ai trekking (Cinque Terre, Torino, Cilento, Lampedusa, Tuscia), 13 gli eventi culturali, 3 uscite ed 1 campeggio estivo per l’alpinismo giovanile, la ripresa annuale della manutenzione dei sentieri in carico alla sezione. Per informazioni: la sezione è aperta il lun./mart./ ven. dalle 17 alle 19, tel. 0461 987025.













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