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I grandi teli che proteggono il ghiacciaio della Presena diventano un’installazione artistica

Servono per preservare il ghiaccio difendendolo dai raggi solari: uno dei teli utilizzati in questi anni diventa “protagonista” di un’opera esposta alla Biennale Venezia



TRENTO. Uno dei teli che hanno protetto il ghiacciaio Presena dai raggi del sole negli anni scorsi è diventato protagonista di un'installazione artistica alla Biennale d'architettura di Venezia, visitabile fino al 21 novembre.

L'opera "The invisible mountain" è stata ideata da Giovanni Betti, assieme all'architetto Katharina Fleck e ai suoi studenti dell'Università delle arti di Berlino, e prevede che il tessuto prenda la forma del profilo delle cime dalle quali arriva.

I teli geotessili, che da oltre un decennio proteggono il ghiacciaio della Presena, tra Valle Camonica e Val di Sole, dal contatto diretto con la luce del sole nei mesi più caldi dell'anno, verranno a breve posizionati a quota 2.600 metri, allo scopo di preservare lo spessore dello strato di ghiaccio. I lavori di preparazione sono iniziati questa settimana.

Della dimensione di 5 metri di larghezza per 70 di lunghezza ciascuno, i teli, un tempo termosaldati, verranno cuciti per evitare scarti di materiale e facilitarne la rimozione; rimarranno poi in posizione fino a settembre. 













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