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Carabinieri, oltre 10.000 controlli sulle piste da sci trentine fra furti e droga

Sono stati oltre 2.600 gli interventi per soccorsi in pista: in 5 casi l’intervento dei carabinieri ha permesso di salvare la vita agli sciatori  



TRENTO. Nel corso della stagione invernale 2021-22, i carabinieri sugli sci hanno identificato 9.642 persone sulle piste da sci e controllato 633 rifugi e baite del Trentino.

Gli sciatori multati per il mancato rispetto regole in pista - informa una nota dell'arma - sono stati 71, a cui se ne aggiungono sei multati per stato d'ebbrezza e allontanati dalle piste, sette segnalati al prefetto per uso di sostanze stupefacenti, 16 denunciati (di cui tre per esercizio abusivo della professione di maestri di sci).

Altri 75 sciatori sono stati ammoniti per comportamento pericoloso, mentre sono state accertate sei violazioni di leggi del settore.

Vi sono state 41 segnalazioni per furto di attrezzatura sciistica, in calo rispetto agli anni passati, e 45 persone (compresi i bambini) ritrovate dai carabinieri sciatori dopo essersi perse o sfuggite al controllo dei genitori.

Tra i segnalati all'autorità giudiziaria vi sono un uomo individuato mentre caricava sul proprio furgone sei paia di sci sottratti da una società di noleggio, un giovane fuggito senza prestare soccorso dopo essersi scontrato con un maestro di sci e un'albergatrice al lavoro mentre era sottoposta a quarantena. 

Sono complessivamente 2.614 gli interventi di soccorso effettuati nell'intera stagione 2021-22 dai carabinieri sciatori nei comprensori sciistici della provincia di Trento.

I militari, circa 40 persone con formazione e mezzi specifici (tra cui undici motoslitte e un gatto delle nevi), sono stati impegnati su circa 500 chilometri di piste, con compiti di soccorso, vigilanza e polizia. Del totale degli interventi, 75 hanno richiesto l'intervento dell'elisoccorso, mentre in cinque casi l'immediato intervento dei carabinieri ha consentito di salvare la vita dello sciatore.

"Di fatto, oltre l'80% degli incidenti è dovuto a cause accidentali (errore o cedimento dello sciatore), mentre la rimanente parte è attribuibile a varie cause, tra cui solo il 9% per la collisione tra sciatori e il 2% per impatto contro ostacoli fissi e mobili. Queste ultime due situazioni sono quelle che generano i sinistri di maggiore gravità o con decesso", ha spiegato, in una nota, il comandante provinciale dei carabinieri di Trento, Matteo Ederle.

Mediamente si sono registrati 30 infortuni al giorno, a fronte di un flusso medio di 382.081 persone. L'orario in cui si verificano più infortuni è tra le 12 e le 13. Gli incidenti sono più frequenti tra gli uomini, e la fascia d'età più colpita va dai 21 a 30 anni. Vi sono stati anche diversi casi di malori sulle piste da sciatori con più di 60 anni.













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