lago di garda

Sirmione, sequestrata una villa da 15 milioni di euro all’oligarca Gazprom

I beni immobili sequestrati dall’inizio della guerra toccano il miliardo di euro


Daniele Peretti


LAGO DI GARDA. La Guardia di Finanza ha sequestrato un complesso residenziale di pregio la cui proprietà appare riconducibile all'oligarca russo Grigory Viktorovich Berezkin, presidente del consiglio di amministrazione del gruppo ESN e membro permanente di quello di Gazprom, un articolato fondo d'investimento che possiede quote di molte società operanti nei più svariati settori dell’economia russa e internazionale.

Tra queste anche Rusenergosbyt, un'azienda aperta in collaborazione, o "joint venture" con l’italiana Enel.

Si tratta di una delle più importanti compagnie del settore elettrico operanti nella Federazione Russa, che si occuperebbe della fornitura energetica per le ferrovie e per buona parte dell'industria pesante russa.

Il complesso residenziale, il cui valore è stato stimato oltre i quindici milioni di euro, è stato posto sotto sequestro pur risultando intestato a società straniere: il sospetto è quello che sulla base di un sistema tipo scatole cinesi, finisca per essere interamente di proprietà dell’oligarca russo.

Il sequestro di Sirmione va ad aggiungersi a quelli portati a termine in questi ultimi mesi per un totale di beni mobili ed immobili prossimo a superare il miliardo di euro, sulla base delle sanzioni in atto come conseguenza alla guerra russo ucraina.

Il Lago di Garda, alla pari di Madonna di Campiglio, è stata un’ambita meta turistica per i cittadini russi benestanti. In relazione alla loro mancata presenza nella stagione estiva appena conclusa, è stimata in una perdita di 20 milioni di euro di mancato indotto.













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