turismo

Lago di Garda, in forte calo le presenze tedesche. Ma non a Riva

La località trentina registra invece un aumento del 4%, contro il -12 di Sirmione ed il -10 di Desenzano. La causa? Probabilmente i prezzi


di Daniele Peretti


LAGO DI GARDA. Desenzano -10%; Sirmione -12%, Riva +4% sono alcune delle percentuali stagionali dell’affluenza dei turisti tedeschi sul Lago di Garda. L’incremento rivano potrebbe essere dettato da prezzi medi meno alti rispetto a quanto richiesto lungo le coste bresciane e veronesi; differenza che potrebbe essere gradita da parte dei tedeschi che devono sempre più fare i conti con la recessione interna. Nelle recenti stagioni la riviera bresciana del Garda si era segnalata come meta preferita dai tedeschi con 1 milione e 800 mila arrivi e 8 milioni di presenze, da queste basi la punta del 55% sul totale dei pernottamenti.

E dire che nel periodo Pasqua – maggio si erano segnati arrivi numericamente tali da indurre all’ottimismo; potrebbe essere successo invece che il turista germanico possa essere venuto in avanscoperta per verificare le voci relativi ai forti aumenti, alle condizioni del lago ed alla situazione in generale ed abbia poi optato per fare altrove la tradizionale vacanza lunga. Da Salò la Confesercenti Lombardia Orientale rileva come le presenze stiano tornando ai livelli dell’estate 2019, ma con un calo medio del 5-6% di presenze tedesche. La flessione è più marcata in tutte quelle località caratterizzate dall’ospitalità alberghiera anche super lusso, mentre sono meno penalizzate le località che offrono possibilità di soggiorno alternative. Del resto il 60% dei turisti tedeschi è stato censito come appartenente al ceto medio basso che è quello attualmente più in sofferenza.

Oggettivamente l’aumento dei prezzi favoriscono i competitor come Turchia, Grecia e Spagna dove specialmente per bar e ristoranti i costi sono inferiori. Tant’è che i commercianti lamentano un calo evidente del consumo di gelati e birra, prodotti molto richiesti dai tedeschi. Dal momento che anche dalla Sardegna non arrivano percentuali provvisorie confortanti, sarebbe interessante capire se il calo degli arrivi sia generalizzato oppure no.

Non è ancora tempo di dati ufficiali e c’è spazio per un recupero, ma di certo non sarà facile tornare a vedere le code fuori da ristoranti come accadeva l’estate scorsa; ma l’ottimismo ci può stare anche perché il Garda è la seconda casa dei tedeschi e sembra stano che la possano aver abbandonata definitivamente.













Scuola & Ricerca

In primo piano