Popolazione

Desenzano: 30mila abitanti è diventata una quota irraggiungibile

L’obiettivo era quello di superare i 30mila abitanti, ma il 2023 ha registrato più partenze che arrivi per un saldo negativo di -15 residenti. Calo da analizzare a partire dal costo della vita e dei valori immobiliari sfalsati dal turismo che influenza negativamente anche gli affitti


Daniele Peretti


Desenzano. L’obiettivo era quello di superare i 30mila abitanti, traguardo che pareva raggiungibile anche perché il centro gardesano registrava una progressione annuale che induceva fiducia.

Nel 2022 l’arrivo di 151 nuove unità familiari era in controtendenza rispetto alla flessione degli anni precedenti, purtroppo invece il 2023 ha registrato più partenze che arrivi per un saldo negativo di -15 residenti. Calo che è tutto da analizzare a partire dal costo della vita, dei valori immobiliari sfalsati dal turismo che influenza negativamente anche gli affitti: decisamente più conveniente una locazione stagionale rispetto ad una pluriennale. Tant’è che sui siti specializzati ci sono più di 400 indirizzi: in estate con un appartamento dato ai turisti si possono realizzare fino a tremila euro mensili. Tra quelli che si possono affittare annualmente, un monolocale da 30 metri quadrati a Rivoltella non costa meno di 450 euro al mese, un bilocale da 50 metri 600.

L'ultimo report di Tecnocasa non individua nessun bilocale in vendita a Desenzano a meno di 250 mila euro. Oggi sembra che Desenzano sia un obiettivo residenziale a maggior preferenza straniera se consideriamo come siano gli stranieri a compensare – anche se solo in parte - il saldo negativo tra nascite e decessi, ma anche tra gli arrivi di nuovi residenti e le partenze di vecchi.

Per la popolazione complessiva il 2023 si è chiuso con 29.330 residenti contro i 29.452 del 2022, ma anche dei 29.430 del 2021, i 29.602 del 2020 che rappresenta il massimo storico, i 29.356 del 2019 e i 29.158 del 2018. Mentre il picco del 2020 è sempre quindi più lontano, a preoccupare innanzitutto è la differenza tra nati e morti del paese che è in continuo saldo negativo ormai da anni. Dal 2018 al 2023 la progressione nell’ordine è la seguente: meno 98, 122, 150,141,129 e 106. 













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