Lago di Garda

Bardolino, il Comune acquista il Cinema Teatro Corallo

Con una spesa di 1,3 milioni di euro l’edificio passerà dalla proprietà della parrocchia dei Santi Nicolò e Severo, al patrimonio comunale


Daniele Peretti


Bardolino. Il Consiglio comunale di Bardolino ha deliberato all’unanimità l’acquisto del Cinema Teatro Corallo, in modo che la città possa avere un teatro proprio. Con una spesa di 1,3 milioni di euro il Corallo passerà dalla proprietà della parrocchia dei Santi Nicolò e Severo di Bardolino, al patrimonio comunale.

Un cambio che ha anticipato di pochi giorni la ripresa dell’attività teatrale con Teatri inVita che domenica 28 gennaio a partire dalle 17.30 proporrà il musical “La Rupe dei re” libero adattamento teatrale del Re Leone, con la compagnia ABC (Attori Ballerini Cantanti); mentre il 3 febbraio alle 21 si esibirà Alberto Fortis. Da segnalare come la prima parte della rassegna sia stata all’insegna del tutto esaurito, a conferma di come quello teatrale sia un appuntamento molto gradito da parte del
pubblico.

L’acquisto del teatro ha indubbiamente una valenza culturale: «Finalmente anche il Comune di Bardolino ha un proprio cinema teatro , l’acquisizione del teatro – spiega l’assessore alla Cultura Domenica Currò - è una grande opportunità per Bardolino: il teatro diviene così il simbolo e testimone della storia collettiva del paese, in cui la collettività afferma ed esalta il proprio stile di vita. Il teatro, e tutte le espressioni artistiche e culturali che può esprimere, rappresenta per ogni cittadino un luogo di conoscenza, di scambio di pensiero, di esperienza. In sostanza esprime la migliore
identità di un territorio e della sua gente e per questo ritengo che sia stata una grande occasione acquistarlo».

Il sindaco Lauro Sabaini: "L’aver acquistato il cinema teatro Corallo è un fatto molto
importante per la nostra comunità. Si tratta di un edificio centrale, che fa parte della storia di Bardolino e che continuerà a essere utilizzato per finalità culturali, sociali e aggregative. Era dai tempi dell’acquisto di Villa Carrara come sede della biblioteca, con l’allora sindaco Armando Gallina e dell’acquisizione di Palazzo Gelmetti in seguito a un esproprio, che il Comune non aggiungeva nuovi immobili “di peso” al patrimonio comunale. Abbiamo colto al volo questa opportunità e ora, con questo atto formale, anche il nostro Comune può disporre di uno spazio culturale e aggregativo importante».













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