la guerra in ucraina

Tarfusser: “Putin? Finirà come Gheddafi e al-Bashir”

L’ex vicepresidente della Corte penale internazionale: “Penso e spero che in Russia nasca una resistenza interna. Il ruolo della Corte? Il cane a volte deve anche mordere”



BOLZANO. "Penso che Putin possa finire come Gheddafi, o, per usare un esempio meno macabro, come al-Bashir. Nel senso che a un certo punto il suo popolo non sosterrà più le sue attività, lo depotenzierà e lo chiamerà in causa". Lo afferma l'ex vice presidente della Corte penale internazionale dell'Aia e attuale sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser in un'intervista al portale  Salto.bz.

Oggi, 7 marzo, è prevista la prima udienza davanti alla Corte sulle accuse alla Russia di genocidio ai danni dell'Ucraina. Secondo Tarfusser, "molti russi vengono colpiti duramente dalle sanzioni che diventeranno sempre più pesanti".

"I giovani - prosegue l’ex procuratore capo di Bolzano - non hanno nulla a che fare con l'Unione Sovietica e questo regime".

Tarfusser si attende anche "una reazione da parte degli oligarchi, che vivevano nel lusso arrogante e kitsch e ora sono duramente colpiti dalle sanzioni. Penso e spero che si formi una resistenza interna e che gli stessi russi chiameranno in causa i responsabili di questo disastro", conclude. In riferimento al ruolo della Corte penale internazionale, Tarfusser afferma che "il cane a volta deve anche mordere" ed esprime piena fiducia nella figura del pm della Corte Karim Khan. 













Scuola & Ricerca

In primo piano

Film Festival

Lo scioglimento dei ghiacciai nella poetica del teatro trentino

La Stagione Regionale Contemporanea si conclude con “Rimaye” di AZIONIfuoriPOSTO, che stasera (3 maggio) darà spazio a un’indagine su ciò che è destinato a sparire e alla sua eredità, mettendo in relazione corpi umani e corpi glaciali. Entrambi infatti sono modificatori di paesaggio e custodi di memorie


Claudio Libera