TRENTO. Dopo un’istruttoria durata oltre 5 anni, con una solenne cerimonia si è conclusa ieri (16 settembre) in Brasile a Barretos nello stato di San Paolo, la fase diocesana della causa per la beatificazione di Padre Andrea Bortolameotti, dei Padri Venturini, morto poco più di 10 anni orsono in quella città brasiliana dove per molti anni è stato parroco e poi cappellano delle carceri fino alla sua morte.

In previsione di questo evento la sua salma è stata traslata e posta nel centro della cattedrale della città.

Padre Andrea era nato a Vigolo Vattaro il 21 dicembre del 1919, in una casa distante non più di 100 metri dalla casa dove era nata l’unica santa trentina, Santa Paolina del Cuore di Gesù Agonizzante che all’età di 10 anni era emigrata in Brasile dove fondò una congregazione di suore. E’ morto a Barretos il 28 ottobre 2010. In occasione del suo funerale venne organizzato un grande corteo che attraversò tutta la città aperto da un grande striscione che diceva “Padre Andrea Santo subito”.

Il vescovo della Diocesi, appena scaduti i 5 anni canonici avviò la causa di beatificazione che ebbe subito l’ok del Vaticano. Oltre 5 anni sono serviti per raccogliere tutte le testimonianze di chi aveva conosciuto Padre Andrea, e le oltre 5000 lettere che facevano parte della sua corrispondenza personale.

Ora, dopo la cerimonia di stanotte, i tre grandi scatoloni di documentazione sono stati sigillati ed il vescovo di Barretos monsignor Milton Kenan Junior verrà personalmente a Roma per consegnarla in Vaticano. A quel punto si aprirà la fase finale dell’esame di tutta la documentazione e le testimonianze da parte del Dicastero per le cause dei santi.

In occasione del suo viaggio in Italia il vescovo Milton ha espresso il desiderio di andare a Vigolo Vattaro a visitare la casa natale di Padre Andrea. La visita è programmata per domenica 2 ottobre e con l’occasione presiederà la santa Messa in parrocchiale alle ore 10.30.