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Circonvallazione ferroviaria di Trento, c'è l'accordo per il cantiere all’Acquaviva

La società agricola metterà a disposizione maggiori aree per compattare l’area dei lavori. Fugatti: «Passo avanti sui tempi degli espropri»



TRENTO. Per la circonvallazione ferroviaria di Trento è tempo di pensare all’organizzazione dei cantieri. Obiettivo: occupare minor spazio possibile e ridurre l’impatto sulle aree agricole coinvolte. 

Nella seduta di venerdì 24 giugno la giunta provinciale, approvando la delibera proposta dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, ha dato il via libera allo schema di protocollo d’intesa (predisposto da Provincia e Comune di Trento) con l'Acquaviva società agricola Srl.

“Un  accordo – spiega la Provincia – che si pone l'obiettivo di ottimizzare l'organizzazione del futuro cantiere al servizio della Circonvallazione di Trento, compensando l'impatto sui livelli di produttività agricola derivante dall'occupazione delle aree oggi coltivate: verrà infatti agevolato un importante progetto di valorizzazione del compendio agricolo”.
Da parte sua la società Acquaviva agricola srl metterà a disposizione maggiori aree di sua proprietà non previste nell'attuale piano degli espropri e delle occupazioni temporanee, consentendo di rendere così più compatto il cantiere e di ridurre l'occupazione di terreni in zone diverse rispetto al cantiere stesso.

La società si impegna anche ad accettare l'eventuale inserimento di strutture fisse ferroviarie che non possono essere dislocate altrove.

Lo schema di protocollo – ricorda la Provincia – è propedeutico alla firma di un accordo diretto tra Rfi e la società Acquaviva agricola srl.
"L'accordo intende intervenire in via preventiva sul tema degli espropri e delle occupazioni temporanee, creando le premesse per una ottimizzazione nell'uso degli spazi e nei relativi tempi procedurali - sottolinea il presidente Fugatti - in modo tale che il cantiere di un'infrastruttura così importante possa avere un iter il più adeguato possibile alla rilevanza dell'opera. Opera che consentirà di portare il Trentino a pieno titolo nel progetto del quadruplicamento della linea del Brennero con una serie di vantaggi per la mobilità e la sua sostenibilità".













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