Argentina, Milei annuncia la chiusura dell'agenzia di stampa Telam
Il presidente ultraliberista lo ha fatto nel suo primo discorso alle camere riunite. Fondata nel 1945, è una delle maggiori dell'America latina
BUENOS AIRES. Il presidente argentino Javier Milei ha annunciato la chiusura dell'agenzia di stampa statale Telam, sostenendo che negli ultimi decenni si era "trasformata in uno strumento di propaganda politica del kirchnerismo". Lo ha detto nel suo primo discorso alle camere riunite per l'inaugurazione dell'anno legislativo, presentando una serie di misure che hanno come obiettivo una significativa riduzione della spesa pubblica. Fondata nel 1945, Telam è la principale agenzia di stampa argentina e una delle maggiori della regione sudamericana.
"Il Paese è a una svolta. Potete afferrarvi a un sistema ingiusto o potete lasciare da parte i vostri interessi particolari e collaborare con la nostra missione. Noi andremo avanti con o senza l'aiuto della dirigenza politica", ha detto Milei annunciando la proposta di un nuovo "patto politico" per la rifondazione del Paese. "Non ho molte speranze, ma vi darò una nuova opportunità".
Il patto, da celebrare simbolicamente il prossimo 25 di maggio in occasione della giornata della Patria, prevede tuttavia una condizione: la previa approvazione delle due leggi affossate a gennaio alla Camera e che rappresentavano il corpus principale del programma di governo del leader ultraliberista. "Ho ordinato al capo di Gabinetto di convocare i governatori di tutte le province alla Casa Rosada per firmare un pre-accordo per l'approvazione della legge omnibus e del pacchetto fiscale", ha detto Milei. Il nuovo patto proposto dal presidente argentino prevede quindi dieci punti destinati a trasformarsi in vere e proprie politiche di Stato. Tra questi, oltre al primo che afferma "l'inviolabilità della proprietà privata", figurano il principio dell'equilibrio fiscale e una riduzione della spesa pubblica nell'ordine del 25%.