il caso

Adunata degli alpini, si passa dalle polemiche alle petizioni: migliaia di firme contro e pro

Su Change.org è lotta a distanza tra chi vuole annullare la manifestazione e chi invece chiede la sua conferma: ecco come sta andando il braccio di ferro


Daniele Peretti


TRENTO. La tradizionale adunata degli Alpini è diventata motivo di discussione anche a livello di petizioni. Su Change.org è lotta a distanza tra chi vuole annullare la manifestazione e chi invece chiede la sua conferma.

Il 9 maggio è stata lanciata la petizione intitolata “Sospensioni delle adunate degli alpini a causa delle molestie nelle città ospitanti”. Ecco il testo integrale: «Ogni anno la seconda settimana di maggio si tiene l'adunata degli Alpini in una città prescelta dal Consiglio Nazionale degli Alpini. L'ultima adunata (2022) si è tenuta a Rimini. Nel giro di poche ore sono state esposte più di 150 denunce da parte di donne e minoranze alle attiviste di NonUnaDiMeno, le quali hanno raccolto testimonianze sconcertanti riguardo al comportamento irrispettoso, sessista e violento degli Alpini, i quali non si sono limitati alle molestie verbali ma sono arrivati a molestare fisicamente anche delle ragazze minorenni. Purtroppo le vittime di queste violenze faticano a esporre denunce formali alle forze dell'ordine a causa di diversi fattori (paura, umiliazione, scarsa fiducia nelle stesse...) e risulta ancora più complicato rintracciare i colpevoli e che vengano presi provvedimenti adeguati. Non è la prima volta che accade, ogni anno emergono episodi di questo genere eppure continuiamo ad accettare che questo evento abbia luogo, rendendo ancora più insicure le strade delle città italiane per le donne e per le minoranze. Questa petizione chiede di sospendere per 2 anni le adunate degli Alpini in modo tale da dare un chiaro segnale che in quanto cittadin* non siamo più dispost* ad accettare un comportamento simile, svilente per le donne e per tutte le minoranze. Vogliamo che tutt* si sentano liber* di occupare le città senza sentirsi minacciat* e in pericolo. E' necessario che il Consiglio degli Alpini prenda dei seri provvedimenti, soprattutto in materia di rieducazione riguardo ai diritti umani: le scuse non sono più sufficienti». A tutt’oggi sono state raccolte 19.873 firme.

Due giorni dopo la risposta: "Che continuino le storiche adunate degli  alpini, in ricordo dei nostri caduti”. Ecco il testo: «Ogni anno la seconda settimana di maggio si tiene l'Adunata Nazionale degli Alpini in una città prescelta dal Consiglio Nazionale dell'Associazione Nazionale Alpini. L'ultima Adunata si è tenuta a Rimini e la prossima sarà a Udine e, come per tutte le passate edizioni, sarà sicuramente un bagno di folla e un mare di tricolori. Il fondatore dell’Associazione Nazionale Alpini, il capitano Arturo Andreoletti, scrisse che “una cosa è essere alpini, un'altra è essere vestiti da alpini”. Per questo noi Alpini tutti ci impegneremo perché nel corso dell'Adunata non abbiano a verificarsi eventuali comportamenti svilenti per le donne e per tutte le minoranze in genere. Perché ogni donna che incontreremo nei giorni dell'Adunata dovrà essere vista e trattata come trattiamo le nostre sorelle, le nostre mogli, le nostre mamme. Questa petizione chiede che le Adunate degli Alpini possano continuare a svolgersi pacificamente come sempre, nel ricordo della prima Adunata, che si svolse sul Monte Ortigara nel settembre 1920, istituita per ricordare le migliaia di caduti della battaglia del monte Ortigara e della Prima Guerra mondiale». La petizione ha raccolto 4973 firme.

Un esercizio solamente teorico, in quanto entrambe le petizioni non porteranno a nulla di concreto, ma sarà interessante seguirne gli sviluppi.













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