intervista

Massimiliano Pedrotti: «La scelta più giusta, lavorare nell'azienda di famiglia»

A Savignano di Pomarolo la storia di un viticoltore di 28 anni che ha lasciato dopo sei anni un posto nel settore della meccatronica, per andare l'impegno a tempo pieno nell’impresa del padre. «Mi rende orgoglioso poter mantenere questa tradizione familiare»
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CARLO BRIDI
POMAROLO


La storia di questa settimana, viene da un piccolo paese della Vallagarina, Savignano di Pomarolo: il nostro protagonista è un giovane di 28 anni, Massimiliano Pedrotti, un viticoltore che lavora nell’azienda del padre. 

Dopo aver frequentato l’istituto Marconi Rovereto, indirizzo meccanica e meccatronica, e aver lavorato per 6 anni nel settore della meccatronica, lo scorso anno si è iscritto al corso biennale organizzato dalla FEM per il brevetto professionale agricolo, un percorso che giudica estremamente utile. Sentimentalmente è legato a Veronica e a lei, in questa circostanza dedica un ringraziamento speciale, lo ha sempre sostenuto nelle scelte e lo ha incoraggiato a partecipare al corso BPIA.

«Fin dall’inizio - racconta - mi ha trasmesso il suo entusiasmo in questo corso e che mi sarebbe servito per rafforzare la mia figura professionale. Provenendo io da un’esperienza principalmente pratica, questo corso mi ha fornito le basi teoriche e amministrative necessarie per gestire e far crescere in modo più consapevole la mia azienda agricola. Oggi, credo che la figura del contadino moderno debba necessariamente integrare le competenze tradizionali con nuove conoscenze in ambito gestionale, normativo e imprenditoriale». 

Non ha ancora chiesto il premio d’insediamento?

«So della grande opportunità che viene offerta e trovo sia un valido riconoscimento per il percorso che ho svolto ma la mia partecipazione al corso è legata principalmente alla volotà di formarmi al meglio per la professione. Questo è sempre stato l'obiettivo principale. Prima di fare domanda valuterò attentamente come ciò potrebbe integrarsi con il suo progetto aziendale, anche in termini di sostenibilità e crescita a lungo termine».

Che tipo di azienda è quella di suo padre, in cui lei è collaboratore familiare?

«È interamente coltivata a vite, per una superfice lavorata di circa otto ettari, ma con il progetto di espandersi leggermente. Le varietà sono principalmente Chardonnay e poi Müller Thurgau, Pinot Grigio, Gewürztraminer e Sauvignon Bianco. Ma pian piano i vigneti di collina di Müller Thurgau verranno estirpati per far posto ad altri più richiesti sul mercato».    

Perché la scelta di fare l’imprenditore agricolo?  

«Ho scelto di lavorare in agricoltura per vari motivi: uno dei principali è legato alla mia famiglia, che si è sempre occupata di campagna e in particolare di viticoltura. Per me mantenere questa tradizione non ha prezzo; mi rende orgoglioso proseguire quello che mio nonno e mio padre mi stanno dando e preparando.

Mi rendo conto ogni giorno di quanto questo lavoro sia cambiato rispetto al passato: è sempre più moderno, tecnologico orientato all’innovazione. Si investe molto molto di più rispetto a una volta, sia in attrezzature che in formazione. È un ambiente dinamico, dove c’è spazio per crescere e portare nuove idee. L’agricoltura non è più solo fatica e tradizione, ma è diventata un’attività strategica per il futuro: per me è stimolante farne parte e contribuire allo sviluppo dell’azienda di famiglia».         

Da quando è impegnato in azienda?

«A fine vendemmia 2022 con mio padre decidemmo che era arrivato il momento di licenziarmi dal lavoro e di cominciare nell’azienda di famiglia. Una decisione non facile, lasciare un posto sicuro dopo 6 anni, ma meglio non potevo fare quella volta...».    

Lei che ruolo riveste in azienda? 

«Principalmente seguo la parte burocratica e amministrativa, anche perché al giorno d’oggi è sempre più complicato e difficile, richiedendo sempre più utilizzo della tecnologia. Inoltre, in accordo con mio padre mi occupo dei lavori manuali: potatura, potatura a verde, pulizia del verde, sfogliatura manuale eccetera, perché servono pratica e tante ore di lavoro per eseguirle in modo corretto e... sbagliando si impara».

Progetti futuri?

«Intendo rilevare l’azienda di mio padre e mantenerla come meglio potrò. Altri progetti sono di rinnovare alcuni impianti, per cambio di varietà. Poi, il rinnovo del parco macchine, per stare sempre al passo con i tempi, ridurre l’impatto ambientale ed essere competitivi».

Un sogno nel cassetto?

«Mantenere l’azienda di famiglia come ora: viva e indirizzata verso un’ottica futura e competitiva. E soprattutto rendere fiere le persone che l’hanno creata».

Per nulla pentito della sua scelta, si direbbe...

«Assolutamente no, penso sia stata la decisione migliore che io abbia mai preso».

Rapporti con la questione ambientale?

«Cerco sempre di rispettare l’ambiente, riducendo al massimo l’inquinamento e la contaminazione. Un piccolo aiuto tutti i giorni significa molto».

Ha mai pensato al biologico?

«No, è una pratica che non ho mai pensato e penso che non farò in futuro per il semplice motivo che richiede più ore nel mantenimento e trattamento fitosanitario. Poi, questa situazione climatiche non aiuta sicuramente. Ma usiamo il metodo integrato».

Dove conferisce il prodotto? Ne è soddisfatto?

«La mia famiglia rappresenta una delle conferitrici storiche alla Cantina Vivallis. Il nostro è un legame che è iniziato proprio agli inizi della creazione della Cantina e che abbiamo sempre continuato a supportare tutt’ora. 

La nostra lunga permanenza all’interno di questa cantina rappresenta a pieno la nostra soddisfazione per la gestione e l'evoluzione nel corso degli anni. Penso che contribuire a sviluppare le attività del territorio sia fondamentale al fine di coltivare e sviluppare una crescita collettiva». 

Lei ha anche impegni nel sociale?

«Da alcuni anni faccio parte della Pro loco di Savignano e Amici di Servis, e quando posso do il mio piccolo contributo».

E sul fronte degli hobby?

«Da diversi anni pratico motocross e snowboard, ma mo anche le escursioni e le passeggiate in montagna».













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