Trenta milioni alle imprese innovative

Un protocollo d'intesa è stato firmato ieri da Mediocredito e Fei. Obiettivo: aiutare le aziende senza garanzie reali


di Daniele Peretti


TRENTO. Trenta milioni nell'arco di un biennio è la cifra complessiva finanziabile da Mediocredito e Fei a sostegno delle imprese innovative. Tre milioni di euro il tetto massimo per ogni finanziamento a tasso agevolato ed a durata concordata, il cui rischio è equamente diviso tra lo stesso Mediocredito e la Fei. Il protocollo d'intesa firmato ieri è il secondo sul territorio italiano ed il Mediocredito è stato scelto anche per la sua presenza, oltre che in regione, in Veneto, Lombardia ed Emilia, territori nei quali le imprese innovative sono numerose.

Ma quali sono i requisiti richiesti per accedere al finanziamento? «Ci rivolgiamo a quelle piccole e medie aziende che non hanno accesso alle normali linee di credito perché in questo ambito anomale. Parliamo di quelle il cui valore è legato ai brevetti, che non hanno garanzie reali, o che hanno carenza di liquidità a causa degli investimenti fatti per la realizzazione dei loro progetti», ha detto Pierluigi Gilbert, amministratore delegato di Fei, riconoscendo come questa situazione sia un’imperfezione del sistema creditizio, che viene corretta con questo intervento dal quale sono esclusi i settori delle armi e dei videogiochi per scommesse. Un intervento giudicato di sicuro impulso a livello economico considerando che si tratta di un settore che impiega il 66% del comporto occupazione e che genera l' 85% delle nuove assunzioni.

In un certo qual modo si può parlare anche di economia del futuro alla quale anche il mondo creditizio si deve adeguare. Franco Senesi presidente del Mediocredito ha aperto l'incontro sottolineando come questo accordo ponga la sua banca in una posizione strategica in quanto presente in quell'area nella quale le aziende con le caratteristiche per accedere ai finanziamenti agevolati sono più numerose: «Una grande opportunità per le piccole e medie aziende che sono il cuore di questa economia innovativa, che ora potranno pensare a nuovi progetti». Da parte sua, Vygandas Jankunas, che rappresentava la Commissione europea, ha sottolineato come questo accordo di garanzia nella sua parte attuativa vedrà il Mediocredito soggetto completamente indipendente nella valutazione delle pratiche e nelle condizioni di concessione: «Noi siamo solo finanziatori e partner nella gestione del rischio: intervenendo permettiamo al Mediocedito di trasformare la minore esposizione in tassi agevolati e durate di finanziamento più lunghe».

Strategico anche il poter affiancare questa timida ripresa con una maggiore liquidità per un settore che è in crescita rapida e progressiva la cui ricaduta non potrà che farsi sentire anche territorialmente.













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