gli acquisti

Saldi estivi, spese in crescita in Trentino

I dati dell’Osservatorio CartaSì: la regione è al secondo posto assoluto, grazie ad arredamento, informatica e profumi



TRENTO. Spese in crescita in Trentino per i saldi estivi appena andati in bacheca: rispetto ad una media nazionale di +3,6% rispetto a un anno fa, la nostra regione fa registrare un +7,2%, secondo miglior risultato nazionale alle spalle solo di quanto fatto registrare nelle Marche (+9,7%).

L’Osservatorio Acquisti CartaSi, infatti, ha analizzato le spese con carta di credito che gli italiani hanno effettuato durante i saldi estivi 2014, evidenziando una conferma del trend positivo che si è visto nei tre mesi precedenti: la crescita del 3,6% registrata a livello nazionale nelle categorie merceologiche legate ai saldi è in linea con il mercato complessivo (+4% delle altre categorie) e contrasta con la caduta registrata a luglio 2013 (-6,9%). La dinamica dei comportamenti di spesa per regione mostra il ruolo trainante del Nord e, in misura minore, del Centro Italia, a fronte di una sofferenza che, nel 2013, aveva interessato l’intera Penisola, fatta eccezione per Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Questo luglio 2014 vede il ritorno in positivo del canale offline (+1,1%), ma per raggiungere il +3,6% complessivo sono stati determinanti i volumi dell’ecommerce, in aumento del +42,6%, a conferma che i periodi promozionali non spostano più flussi di spesa verso il canale fisico. I settori con le performance più brillanti sono stati Profumerie (+15,7%) ed Arredamento (+14,5%), ma è stato Abbigliamento e Calzature, che rappresenta oltre il 56% del Paniere Saldi, a determinare l’inversione di tendenza; è infatti cresciuto del 2,3%, a fronte di una contrazione del 6,0% registrata nel luglio 2013. La spesa di carte estere in Italia, invece, si è fermata a un timido +1,6% contro il + 6,9% del 2013.

In questo scenario nazionale, gli abitanti del Trentino Alto Adige hanno fatto registrare una crescita di spese doppia rispetto al Paese: +7,2%, il dato migliore a livello nazionale dopo quello delle Marche (+9.7%). A concorrere in modo determinante a questo risultato complessivo sono tutte le principali categorie merceologiche tipiche dei saldi: in particolare le spese in abbigliamento e calzature crescono del 6,8%, in arredamento del 19,5%, in elettrodomestici del 7,6% (contro una media nazionale in discesa dell’1,1%); quelle in informatica salgono del 20,7%, ben al di sopra del +6,9% medio in Italia, mentre le spese in profumerie registrano +24,6% (media Italia +15,7%).

Bene anche le spese in accessori per la casa, con un +8,4%, in netta controtendenza col - 7,6% medio registrato nel Paese, oltre ad articoli sportivi (+9,5%, perfettamente in linea con la media nazionale) e casalinghi, che registrano +3,6% (media Italia +3,8%). Segnali di difficoltà solo per Cine Foto Ottica, in cui gli abitanti del Trentino Alto Adige hanno speso l’11,4% in meno rispetto ai saldi del 2013, e per la grande distribuzione non alimentare, che dopo il calo dell’1,5% del luglio 2013, scendono del 15,9% (contro una media Italia in crescita dell’1,4%).













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