Rurale Pinetana, l’affitto diventa acconto

Presentata una nuova formula per l’acquisto della prima casa anche per chi non dispone di contanti per l’anticipo



TRENTO. Il mercato immobiliare è in crisi, le case invendute sono sempre di più, ma per tante giovani coppie il sogno di acquistare la loro prima abitazione si infrange quasi subito, poiché risulta impossibile perfezionare il mutuo senza aver prima accumulato almeno il 20% del valore per l’acconto iniziale.

Un contributo innovativo per “smuovere” il mercato immobiliare arriva dalla Cassa Rurale Pinetana Fornace e Seregnano.

Come? Il venditore dell’immobile, con uno specifico contratto preliminare di compravendita, consente al potenziale acquirente di versare anticipi mensili rateizzati che, in un periodo massimo di 36 mesi, contribuiscono a costituire un “monte anticipi” pari al 20% del valore dell’immobile. Dopo questo periodo potrà essere richiesto un mutuo e perfezionata la compravendita con il rogito. Il prezzo sarà deciso fin dall’inizio e rimane bloccato fino all’effettiva compravendita.

“La Cassa Rurale in questo modo - afferma la presidente Emanuela Giovannini - riesce a perseguire il proprio ruolo di sostegno all’economia locale, con particolare riguardo alle famiglie, e anche a contenere le difficoltà dei clienti costruttori, che riducendo l’invenduto ridimensioneranno le proprie esposizioni debitorie”. “I giovani non riescono a mettere da parte soldi, perché se ne vanno tutti nell’affitto - aggiunge il direttore Carlo Rossi -. Con questa iniziativa la Cassa si propone con un ruolo attivo nel mettere insieme domanda e offerta”.

Il vantaggio per l’acquirente è che entra subito in possesso dell’immobile e comincia a pagarlo con importi simili a quanto verserebbe per l’affitto. Con la sostanziale differenza che quella cifra va tutta a capitale e diventa di fatto una forma di investimento/risparmio forzoso.

Il venditore accetta di incassare gli anticipi a rate e di posticipare la vendita effettiva, con la garanzia però della certezza dell’operazione al prezzo stabilito in anticipo. Diversamente, l’immobile invenduto oltre che non produrre reddito, sarebbe a rischio di potenziale svalutazione.

Dal canto suo, la Cassa Rurale effettua sin da subito la valutazione del merito creditizio attraverso il consueto iter previsto per la concessione dei mutui, anche se l’operazione sarà effettuata nel concreto solo tre anni più tardi. Sul buon fine dell’operazione, “vegliano” anche tre specifiche polizze assicurative, i cui costi vengono distribuiti tra venditore ed acquirente: il venditore attiverà una polizza fideiussoria a favore dell’acquirente per garantire gli anticipi versati nel caso qualcosa si dovesse inceppare prima di giungere all’effettivo acquisto.

L’acquirente invece si tutelerà con una polizza che protegga l’immobile da possibili danni, e una polizza sulla vita nel caso di eventi imprevedibili.













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