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Protesta dei lavoratori pubblici in piazza Dante: in 40 mila chiedono il rinnovo dei contratti

La Cgil: "Aumenti che guardino l'inflazione triennio del 22/24"



TRENTO. I lavoratori del sistema pubblico trentino hanno manifestato questa mattina in piazza Dante chiedendo che venga loro assicurata la prima tranche di aumenti per i rinnovi contrattuali. Senza questi stanziamenti - denuncia la Fp Cgil del Trentino in una nota - i 40.000 dipendenti pubblici locali rischiano di trovarsi buste paga più leggere da gennaio.

Il segretario della Fp Cgil Luigi Diaspro ha spiegato che l'una tantum erogata in questi mesi per finanziare gli aumenti del 6,3% è prevista fino alla fine dell'anno. "Peraltro - ha sottolineato Diaspro - si tratta di cifre insufficienti a recuperare la perdita del potere d'acquisto. Occorrono adeguamenti che guardino all'inflazione del triennio 22/24 che viaggia al 16-18%, occorre colmare il gap salariale col resto del nord est del Paese, un piano straordinario di assunzioni in sanità, nelle case di riposo, nei comuni".

Contratto e buste paga alleggerite: la protesta dei lavoratori della funzione pubblica

In piazza Dante la protesta dei lavoratori e dei delegati della Funzione pubblica di Cgil e Fenalt. Sul tavolo, oltre alle difficoltà incontrate da Maurizio Fugatti nella formazione della nuova giunta provinciale, il rinnovo del contratto di settore. «Per la prima volta nella storia – denuncia Maurizio Valentinotti, Fenalt – nel gennaio 2024 le buste paga dei dipendenti pubblici in Trentino saranno più basse di quelle dell’anno precedente».

Alla Provincia, Fp Cgil chiede riforme, come "la revisione degli ordinamenti professionali e la messa in sicurezza del patrimonio di competenze e professionalità del personale pubblico trentino, con investimenti adeguati ai fabbisogni di cura, salute e welfare dei cittadini, con un piano straordinario di assunzioni nel comparto pubblico e privato".













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