Nuove imprese, arrivano 140 domande

Allo sportello unico di Trentino Sviluppo registrate richieste di investimento per quasi 14 milioni di euro



TRENTO. Circa 140 domande presentate a Trentino Sviluppo in appena due mesi e mezzo, per un investimento complessivo di 13,7 milioni di euro. È un vero e proprio boom quello delle richieste di contributo per l’avvio di una nuova attività imprenditoriale sul territorio trentino. C’è voglia di mettersi in proprio, quindi, soprattutto da parte di donne e giovani - a queste due categorie appartiene quasi il 77% dei richiedenti - mentre tra i settori più dinamici spiccano commercio e artigianato, rispettivamente con il 51% e 33% delle pratiche.

Grande lavoro per lo sportello unico attivato presso Trentino Sviluppo che ha gestito oltre 700 contatti. Per far fronte alle richieste di contributo, che arriva al 50% delle spese ammesse e fino ad un massimo di 50 mila euro, la Provincia di Trento aveva stanziato lo scorso 18 dicembre ulteriori 4 milioni di euro che si aggiungono al milione di euro assegnato inizialmente a Trentino Sviluppo. Nell’ultima seduta del 2015 tenutasi ieri, la giunta provinciale su proposta del vicepresidente Alessandro Olivi, ha deciso di aggiornare i criteri applicativi per rendere l’incentivo ancora più efficace nel sostegno alle nuove iniziative. Le nuove domande potranno essere presentate a partire dal 1° marzo. In ogni caso, al momento della riapertura dei termini, saranno rimborsabili anche le spese sostenute a partire da gennaio 2016.

«Il nuovo modello che Provincia e Trentino Sviluppo hanno confezionato per stimolare e sostenere la nuova imprenditoria – commenta Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore a Sviluppo economico e Lavoro – sta funzionando benissimo, anzi ha riscontrato un successo quasi clamoroso, tant’è che le risorse prudenzialmente stanziate nella fase iniziale non sono state sufficienti ed abbiamo dovuto intervenire per integrare il budget a disposizione in modo da riuscire a soddisfare tutte le richieste arrivate da ottobre a dicembre».

«L’analisi delle domande di contributo - continua Olivi - dimostra l’efficacia di uno strumento che ha saputo intercettare prevalentemente le esigenze di donne e giovani, anche se era aperto a tutti, e che rappresenta da un lato l’evoluzione delle politiche a sostegno della nuova impresa avviate negli anni scorsi, che fanno oggi del Trentino uno dei territori italiani più dinamici ed attrattivi, dall’altro presentava anche alcuni significativi segnali di cambiamento, tra cui lo sportello unico costituito presso Trentino Sviluppo, la semplificazione delle procedure con la possibilità di chiedere l’anticipo del contributo su una parte delle spese previste, l’inserimento di nuove voci di costo rimborsabili tra cui quelle per l’acquisto o l’affitto di spazi, di strumenti o altri beni mobili».













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