La casa green? Si costruisce online

Una nuova piattaforma consente ai professionisti di elaborare il progetto, scegliere gli elementi e inoltrare l’ordine


di Annalisa Gerola


TRENTO. “Green Prefab” è una piattaforma per gestire il ciclo di vita degli edifici ecosostenibili stando comodamente seduti in poltrona. Pensata da Furio Balzon, architetto, founder e Ceo di Green Prefab srl, permetterà ad un professionista, ingegnere o architetto, di costruire un edificio, dal progetto, alla scelta dei componenti, all’acquisto degli stessi, senza muoversi dal suo studio. La start up è stata costituita nel gennaio 2012 (con Balzon c’è un altro socio, l’ingegner Renzo Taffarello), ha alle spalle 4 anni di ricerca, il supporto di due progetti europei e un piccolo progetto della Regione Veneto. «Il sistema digitalizza prodotti già in commercio e lo fa in un formato che permette a tutti di condividere informazioni, per esempio, sulle geometrie, i materiali, le diverse soluzioni – ci ha spiegato Balzon. Ognuno dei pezzi è collegato ad un’azienda produttrice nel mondo. Ogni componente, caricato in questo database, è già qualificato e certificato dentro la fabbrica, perciò la costruzione realizzata avrà il valore aggiunto dalla certificazione».

Una sorta di libreria di prodotti online, nella quale il professionista potrà scegliere gli elementi (porte, finestre, pareti,..) che riterrà utili per realizzare il suo immobile, li potrà scaricare e realizzare così il suo progetto. Quando avrà finito, gli basterà caricare il modello dentro il sistema, il quale darà informazioni riguardo i costi di realizzazione, il risparmio dei consumi, le prestazioni strutturali, i tempi di realizzazione. Se il professionista riterrà il risultato soddisfacente gli basterà cliccare invio ed il sistema inoltrerà l’ordine di ogni pezzo scelto alle ditte selezionate. Come nel gioco del Lego, quando tutti i pezzi saranno arrivati nel luogo di edificazione, basterà assemblarli.

Attualmente è possibile farsi un’idea delle potenzialità del progetto attraverso la versione demo caricata sul sito di “Green Prefab”. «C’è già una community di 20mila architetti che dialoga e interagisce con questo sistema nonostante l’uso completo della piattaforma non sia ancora attivo. Servono due milioni e mezzo di dollari per realizzarlo, ossia per costruire una versione completa del sistema sui casi pilota, che peraltro già ci sono e si trovano nella fase di engineering».

L’invenzione di Balzon ha attirato l’interesse di investitori americani. «Progetto Manifattura collabora con Action, associazione degli incubatori del Massachusetts, realtà che ha una tradizione nella prefabbricazione in legno, e che si è dimostrata molto interessata».

Quando il sistema sarà attivo, ossia quando si arriverà alla fase della commercializzazione, qualunque professionista, architetto, ingegnere, progettista, potrà utilizzarlo e costruire in tutto il mondo. «A garanzia dell’ecosostenibilità, il professionista all’inizio dovrà indicare dove verrà costruito l’edificio. Nella libreria appariranno solo i prodotti certificati realizzati, totalmente, in un raggio di 600 - 300km, a seconda delle certificazioni. L’uso sarà gratuito e il mio guadagno sarà sulle vendite. L’idea è quella di ottenere una determinata percentuale sul venduto, direttamente dal produttore con cui, a monte, avrò stabilito un accordo».

Per ora (versione demo) le aziende presenti “nella libreria” sono solo una quarantina, ma visto l’interesse manifestato da diverse realtà di tutto il mondo, quando si arriverà alla fase di commercializzazione gli “scaffali” non rimarranno sicuramente vuoti.

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