«Il Covid ridurrà il divario tra ricchi e poveri»
Trento. Analizza le ripercussioni della pandemia sulle disuguaglianze sociali americane e mondiali, Angus Deaton, Premio Nobel 2015, nel corso dell’evento che chiude la quindicesima edizione del...
Trento. Analizza le ripercussioni della pandemia sulle disuguaglianze sociali americane e mondiali, Angus Deaton, Premio Nobel 2015, nel corso dell’evento che chiude la quindicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento. «Il Covid19 ha reso più evidenti alcuni divari già presenti all’interno della società degli Stati Uniti – commenta -. Per esempio la fascia meno istruita è stata ulteriormente penalizzata, con un aumento del divario sanitario ma anche dei cosiddetti decessi per disperazione, che hanno raggiunto i 143mila al 22 settembre 2020». Effetto inverso si sta invece producendo a livello mondiale: «La pandemia ha colpito prima e più i Paesi ricchi, finendo per ridurre in qualche modo il divario tra Paesi ricchi e poveri. Questo è forse l’unico modo in cui il Covid ha reso il mondo giusto».
«Il 22% dei decessi da Covid19 si sono registrati negli stati di New York e New Jersey, che però detengono solamente il 4% dei seggi in senato. Questo comporta che gli stati rurali – abitati da “bianchi”, molti dei quali non sono disposti a pagare le tasse per garantire le cure a afroamericani e ispanici – detengano potere di veto in merito all’aumento dei sistemi assistenziali». Per contro però, a livello mondiale, secondo Deaton, «si assisterà a una riduzione del divario tra Paesi ricchi e poveri».