Dalla Rurale di Trento l’ok al nuovo gruppo bancario 

Ieri sera l’assemblea dell’istituto di credito ha dato il via libera all’adesione a Ccb: su 1784 votanti, solo 12 i contrari. Intanto slitta a oggi il voto in commissione a Roma



TRENTO. Serata da fiato sospeso, quella di ieri, per il nuovo gruppo bancario di credito cooperativo guidato da Cassa Centrale. Mentre a Roma la commissione Finanze del Senato aveva avviato l’esame degli emendamenti al Decreto fiscale in materia di gruppi bancari, a Trento si teneva l’assemblea straordinaria della Cassa Rurale per approvare le modifiche statutarie necessarie all’adesione al nuovo gruppo bancario. A Roma, la commissione ha ripreso la sua riunione alle 20 e 30. Gli emendamenti riguardanti i gruppi bancari erano relativi all’articolo 20. Ma a un primo esame appariva che il presidente della commissione, il leghista Alberto Bagnai, aveva tenuto fede a quanto annunciato nei giorni scorsi. Gli emendamenti, infatti, a una prima analisi sembrano essere stati riscritti per limitare la possibilità di scelta tra l’adesione a un gruppo bancario e il fondo di garanzia Ips solo alle Raffeisen altoatesine. Questo proprio su richiesta delle stesse Raffeisen che preferirebbero adottare un modello di tipo tedesco, come l’Ips, piuttosto che aderire al gruppo. In questo modo, quindi, la strada per i gruppi nazionali, quello guidato da Cassa Centrale e quello di Iccrea, sarebbe spianata. Del resto lo stesso Bagnai aveva spiegato che non c’era nessuna intenzione di smontare la riforma proprio adesso che sta entrando a regime e dopo che sono stati spesi milioni e milioni in consulenze, assunzioni e adeguamenti tecnici. Il senatore trentino Andrea De Bertoldi, che si oppone al gruppo, però ha presentato altri emendamenti che ricalcavano in parte quelli originari di Bagnai. Così il voto è slittato a oggi.

Intanto, però, a Trento l’assemblea della Cassa Rurale ha fatto registrare una forte presenza di soci che verso le 22.30 si sono espressi in massa a favore dell’entrata in Ccb: su 1784 votanti solo in 12 si sono detti contrati, con 3 astenuti. La riunione si è aperta verso le 20 e 30 con un lungo intervento del presidente Giorgio Fracalossi che ha illustrato una lunga serie di slides. Fracalossi ha parlato sia delle modifiche statutarie che di quelle al regolamento assembleare, che comunque non sono particolarmente stravolgenti. Ma ha anche illustrato il patto di coesione che i critici hanno bollato come un contratto che fa perdere alle singole cassa rurali e bcc la propria autonomia.

Dopo l’intervento di Fracalossi ci sono stati quelli dei soci. La maggiorparte è stato a favore. Tra questi, il professor Claudio Eccher, che ha detto di essere a favore dell’adesione al gruppo e ha auspicato il radicamento a Trento del gruppo, Luciano Imperadori e il professor Carlo Borzaga che si sono schierati nettamente a favore del gruppo. E’ intervenuto anche Silvano Grisenti che ha parlato di momento straordinario per la Cassa Rurale e ha annunciato il suo voto a favore.















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