Da Levico alla Panarotta: il casaro-allevatore Beber 

La stalla a valle e poi 120 giorni nella malga a 1600 metri: la vita di Oliviero «Una grande passione mi ha sempre sostenuto. E ora mi aiuta la nipotina Emma»


di Carlo Bridi


LEVICO. All’inizio del nuovo anno facciamo il punto su quel fenomeno che da ormai diversi anni documentiamo domenica dopo domenica, ossia il ritorno dei giovani all’agricoltura. Un ritorno che nell’ultimo anno, almeno stando alle statistiche, si è allentato, ma è comunque molto significativo, essendo in Trentino, oltre 1000 le aziende condotte da giovani sotto i 35 anni pari all’8,2% del totale delle aziende secondo i dati dell’Unioncamere. Un dato che ci mette ad un punto e mezzo sopra la media italiana. Uno dei settori che più di altri richiamano i giovani è quello più difficile, ossia quello zootecnico. Per questo cominciamo l’anno con l’intervista ad un giovane allevatore di Levico Terme. Parliamo di Oliviero Beber, che fino a 6 anni fa aveva una piccola stalla, e svolgeva un’altra attività principale. Presentandosi l’occasione dell’acquisto di una stalla fuori paese, assieme al fratello, alla cognata e al papà l’hanno comperata, e si sono buttati nell’allevamento con un’attenzione però alla grande presenza turistica nella città di Levico. «Il tutto è nato dalla passione che avevo fin da bambino» afferma Oliviero. Passione che lo sostiene ancora dopo sei anni: «È una vita molto dura ma non sono pentito della scelta: mi sostiene più di ogni altra cosa la passione». ,Per tutta l’estate, per 120 giorni, tutte le bestie vengono portate alla malga Montagna Granda a 1600 metri s.l.m. sulla Panarotta, una malga raggiungibile con la macchina e pertanto molto visitata l’estate dai turisti. «Lì tutto il latte munto dalle nostre vacche, viene trasformato in ottimi formaggi di malga, yogurt ed altri prodotti. Io faccio il casaro dopo aver frequentato un corso di formazione e ora sono aiutato da una nipotina, Emma, che ha una grande passione, e mi aiuta nella caseificazione. Il burro è il prodotto più richiesto, al punto che spesso lo esauriamo però ci siamo posti una regola molto precisa, niente acquisti fuori azienda, cosa apprezzata anche dai nostri clienti», afferma Beber. Nel 2017 complice una estate molto bella, le vendite sono aumentate del 40%. «Ma anche il siero viene utilizzato: alleviamo in malga 7 maiali solo con siero, che ci danno una carne di ottima qualità che trasformiamo in speck e salumi che poi vendiamo direttamente o in malga o sui mercatini di Levico. Nel rimanente periodo dell’anno il latte viene conferito ad un privato, ma purtroppo i prezzi non coprono nemmeno i costi di produzione. Se non ci fossero gli aiuti della Provincia si sarebbe costretti a chiudere la stalla», esclama Oliviero.

L’azienda riesce ad essere autosufficiente per quanto riguarda i foraggi per l’alimentazione, compresa l’erba medica. Tutti i foraggi vengono fasciati in grandi “balloni” e pertanto riusciamo a conservare un prodotto dal grande contenuto energetico, per la grande presenza di proteine che ci permette di avere meno bisogno di mangime per l’integrazione dell’alimentazione. «Questa è fatta secondo regole molto precise e bilanciate, grazie all’ottima consulenza del tecnico della FEM Marco Peterlini», afferma Oliviero.

L’alimentazione è fatta per il 50% circa con silo mais e per il rimanente 50% con il fieno e l’erba medica. Sul mercato vengono acquistate solamente le materie prime per produrre i mangimi: mais e soia.

Considerato che Levico è città turistica chiediamo quale sia il rapporto con gli albergatori. «Ottimo!» è la risposta. «In malga abbiamo vicino un ristorante che è un nostro ottimo cliente, ed in città riforniamo l’Hotel Cristallo ed ogni due settimane facciamo una degustazione dei nostri prodotti in albergo» spiega Oliviero Beber.

Considerata la sua formazione professionale di falegname con diploma all’IPIA, sta frequentando il secondo anno del corso per giovani imprenditori della FEM, un corso, afferma, molto interessante. Ha già incassato il premio d’insediamento con il quale ha fatto diversi miglioramenti alla stalla per aumentare il benessere animale e per l’ambiente: nuove mangiatoie, tappetini per l’area riposo e pannelli solari per il risparmio energetico.













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