Coop, tutti cercano accordi ma Marina Mattarei va sola 

La corsa alla presidenza della Federazione entra nel vivo con i candidati che si incontrano per costruire alleanze mentre la solandra ha steso il programma



TRENTO. Sotto la cenere cova la brace. L’immagine del focolare che sembra spento, ma invece è ben vivo, si adatta benissimo alla situazione che sta vivendo la Cooperazione. In attesa dell’assemblea dell’8 giugno sono in corso le grandi manovre tra i cinque candidati alla presidenza. Tutti parlano con tutti e cercano alleanze. Tutti tranne una, Marina Mattarei che ieri ha inviato a tutte le cooperative trentine un documento contenente le cinque linee guida del suo programma. Gli altri candidati si sono incontrati tra di loro in appuntamenti a pranzo o cena, rigorosamente a due. L’ultimo arrivato Piergiorgio Sester, consapevole di essere un volto nuovo, cerca l’alleanza degli altri due candidati che possono essere visti come lontani dai giochi politici e dalla vecchia struttura di potere della Federazione, ossia Giuliano Beltrami e Michele Odorizzi. Ma anche Ermanno Villotti è molto attivo e cerca alleanze con gli altri candidati. Lo scopo è quello di mettere assieme un pacchetto molto consistente di voti per poter vincere in carrozza la corsa alla presidenza. Un disegno che in cuor loro tutti coltivano, ma che si scontra con un dato di fatto: il presidente è uno e al momento tutti i candidati sono convinti di poter vincere. Quindi tutti si annusano, ma nessuno è disposto a rinunciare al sogno della presidenza. Quindi i colloqui di questa fase non possono portare ad accordi. E’ troppo presto. Nella seconda metà di maggio, infatti, i cinque candidati dovranno fare il giro del Trentino e incontrare le cooperative sul territorio. Per l’assemblea dell’8 giugno c’è tempo. Ancora molto tempo.

Marina Mattarei lo sa e forse proprio per questo procede nella sua corsa solitaria. Al momento non si incontra con nessuno e non sembra aver paura di essere tagliata fuori. Le sue linee guida sono: ripartire dai valori fondanti del movimento cooperativo, dare alla Federazione il ruolo di coordinamento e delle condivisione degli obiettivi tra le diverse componenti del movimento, snellire la macchina della Federazione, cercare la sostanza e l’unitarietà del movimento cooperativo e, infine, perseguire la coerenza per incentivare la partecipazione responsabile.

Cinque linee guida che cercano di non spaccare il movimento, ma di dargli una prospettiva comune e un obiettivo di rinnovamento.

Gli altri candidati sono su posizioni diverse tra di loro. Ma quello che emerge ora è che quasi tutti sono pronti a parlarsi, magari per tagliare fuori dalla corsa proprio Marina Mattarei che, invece, conta sull’appoggio del professor Geremia Gios, presidente della Cassa Rurale di Rovereto e ideatore del progetto politico della rivoluzione felice. Un progetto che coinvolge anche la Cooperazione . Ma gli altri quattro candidati la pensano diversamente e sanno che la strada è lunga e ancora tutto può accadere, a partire dagli accordi strada facendo.















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