Cassa in deroga: 1,2 milioni Fondo trentino, sì di Poletti

Finanziamento dal ministero: per la Provincia un «tesoretto» di 4 milioni per gli ammortizzatori. Via libera al fondo territoriale per le piccole imprese



TRENTO. Il ministero del lavoro ha assegnato alla Provincia autonoma di Trento una somma di 1,2 milioni di euro, per il 2016 per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. La Provincia era già stata autorizzata, su sua specifica richiesta, ad utilizzare quest'anno le risorse avanzate nelle precedenti annualità, che ammontano a circa 4 milioni, avanzi «frutto di una gestione oculata delle risorse da parte del Trentino, realizzata mediante l'assunzione di criteri di utilizzazione, concertati con le parti sociali, più restrittivi di altre Regioni», ha sottolineato ieri la giunta provinciale.

Il «tesoretto» servirà per far fronte alle crisi aziendali dei prossimi mesi, fino a quando entrerà a regime il nuovo fondo di solidarietà intercategoriale, varato dalla Provincia con le parti sociali per le imprese tra 5 e 15 dipendenti che non sono coperte da ammortizzatori sociali. Secondo la giunta «le risorse a disposizione sono ora più che sufficienti a gestire l'attuale fase, in attesa dell'approvazione del decreto interministeriale di costituzione del Fondo di solidarietà territoriale». Gli ammortizzatori sociali in deroga - in particolare la cassa integrazione in deroga - potranno essere utilizzati dalle imprese escluse dall'ambito di applicazione della cassa integrazione guadagni, fino a quando non diventerà operativo il Fondo di solidarietà. In seguito, dovranno essere prioritariamente utilizzate le risorse di tale fondo. Il livello delle tutele rimarrà naturalmente "alto" e anche il livello dei trattamenti sarà molto simile, nel nuovo regime.

Il fondo territoriale, partito non senza polemiche e con la defezione degli artigiani, ha ottenuto il parere favorevole del ministero del lavoro e dell’Inps - ha ricordato ieri l’assessore provinciale al lavoro Alessandro Olivi - che hanno approvato sia l’impianto giuridico che la sostenibilità finanziaria del fondo trentino.

La Provincia ha già stanziato 2 milioni per assicurarne la piena operatività, somma a cui si sono aggiunte anche ulteriori misure di sostegno, in particolare di natura fiscale inserite nell’ultima legge di stabilità, per abbattere del 50% gli oneri contributivi a carico delle aziende aderenti. Il Fondo assicurerà agli aventi diritto una tutela integrativa rispetto alle prestazioni previste dalla normativa nazionale, ma erogherà anche assegni straordinari per il sostegno al reddito a lavoratori che raggiungono i requisiti previsti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato nei successivi cinque anni.













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