Bankitalia: anche il Trentino rallenta

Il rapporto 2011 certifica una situazione con l’edilizia in grave crisi. E anche nel 2012 investimenti col freno a mano tirato



TRENTO. Che la situazione non fosse rosea neppure in regione, era noto, ma ora c’è anche il “timbro certificato” della Banca d’Italia: nel 2011 l’economia in Trentino Alto Adige ha subito un netto rallentamento. Secondo il Rapporto 2011, presentato ieri dal direttore trentino Antonio Cinque, il Pil regionale è cresciuto dello 0,7%, a fronte dell’1,3% dell’anno precedente; una crescita di poco superiore a quella nazionale e in linea con quella registrata nel Nord Est. Il maggior contributo positivo è venuto dalle esportazioni, mentre la domanda interna è risultata più debole.

L’industria manifatturiera. Il valore aggiunto dell’industria manifatturiera regionale è cresciuto dell’1,2%. L’indagine condotta dalla Banca d’Italia segnala una sostanziale stasi del fatturato delle imprese manifatturiere regionali, e investimenti fissi lordi in calo del 2% circa. Per il 2012 le imprese prevedono un calo moderato per quanto riguarda il fatturato, molto più consistente per quanto riguarda gli investimenti.

Gli scambi con l’estero. Nel 2011 le esportazioni sono cresciute dell’11,1% in Trentino e del 10,3% in Alto Adige, ma c’è stato un sensibile rallentamento nella seconda metà dell’anno. La Provincia di Bolzano ha presentato tassi di crescita più elevati nei confronti delle economie emergenti di Brasile, Russia, India e Cina.

Le costruzioni e il mercato immobiliare. Nel 2011 è proseguita la contrazione dell’attività nel settore edile, con una diminuzione del 2% circa. Secondo le Casse edili, le ore lavorate si sono contratte del 5,7% in provincia di Trento e dell’1% in provincia di Bolzano. Il numero di lavoratori è calato dello 0,6% in Trentino e dell’1,1% in Alto Adige. I prezzi delle case hanno ristagnato nei due comuni capoluogo, crescendo debolmente nel resto del territorio. Le compravendite immobiliari hanno invece registrato una ripresa nei primi nove mesi del 2011: + 6% in provincia di Trento e +3% in provincia di Bolzano.

Il commercio. Positivo l’andamento del commercio all’ingrosso. Il commercio al dettaglio ha risentito della grave crisi che sta attraversando il comparto automobilistico, e più in generale il comparto dei beni durevoli. Le vendite di tali beni sono calate in regione del 2,5% (-6,4 nel Nord Est, -7,1 in Italia).

Il turismo. Nel 2011 sono cresciuti arrivi e presenze di turisti nelle due province. L’aumento delle presenze (0,6% in Trentino, 1% in Alto Adige) è stato trainato dalla componente straniera, cresciuta del 3% in entrambe le province. I turisti italiani sono diminuiti dell’1% in Trentino e del 2,7% in Alto Adige.

La situazione economica e finanziaria delle imprese. Dopo il forte calo del 2009, le vendite delle imprese sono cresciute nel 2010 del 9,3% in Trentino e del 7,2% in Alto Adige. Anche la redditività è aumentata, tornando sui livelli pre-crisi. Particolare criticità per le imprese di costruzioni: qui gli indicatori reddituali sono peggiorati in provincia di Trento e sono rimasti stazionari in provincia di Bolzano.

Il mercato del lavoro. Nel 2011 il numero di occupati è cresciuto lievemente in provincia di Trento (0,7%) ed è rimasto stabile in provincia di Bolzano. Maggiormente positiva è stata la dinamica per la componente femminile e per le persone nella classe di età 55-64 anni. Secondo i dati tratti dalle segnalazioni obbligatorie delle imprese ai Centri per l’impiego, le assunzioni sono diminuite dello 0,9% in Trentino (-0,2% nel 2010) e sono aumentate dello 0,7% in Alto Adige (dove nel 2010 crescevano del 7%). Nel Nord Est le assunzioni hanno rallentato, dal 5 al 3,2 per cento. In entrambe le province si è registrato un calo consistente (superiore al 10 per cento) delle assunzioni nel settore delle costruzioni.













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