Il futuro di Mediocredito 

Alotti, Uil: «Positivo Fugatti chieda radici»

+trento. «Positivo l’impegno del governatore Fugatti per mantenere forte radicamento e territorialità di Mediocredito» osserva il segretario generale della Uil, Walter Alotti. «Non sembra più...



+trento. «Positivo l’impegno del governatore Fugatti per mantenere forte radicamento e territorialità di Mediocredito» osserva il segretario generale della Uil, Walter Alotti. «Non sembra più scontato a questo punto il suo totale assorbimento da parte di CCB, affaccendata in questo momento appunto con Carige, visto che la politica sta pensando al mantenimento di un almeno minimo presidio azionario del capitale sociale della ”banca d’investimento” di via dei Paradisi di Trento. Esso resta infatti l’ultimo ipotetico baluardo di credito locale, sempre che qualche imprenditore “coraggioso” trentino sia disposto ad investire e rischiare qualcosa, piuttosto che restare ad assistere alla sparizione dell’ultima banca del nostro territorio».

Osserva ancora Alotti: «Per esempio proprio il nuovo presidente di Confindustria o i proprietari delle poche aziende industriali multinazionali o finanziarie con base trentina (Isa, Itas) che potrebbero finalmente assolvere anch’essi ad un ruolo finanziario attivo, oltre che prevedere l’apertura della banca all’azionariato popolare. La Uil afferma da tempo che il business del “nuovo” Mediocredito dovrebbe essere infatti quello delle imprese, degli artigiani, delle grandi operazioni strutturali. Con la regia e/o supporto del soggetto pubblico, che potrebbe mantenere proprio una presenza azionaria, non di maggioranza come oggi, non più consentita, ma di minoranza, magari anche in pool con CCB come già avviene da anni. Sarebbe questa una funzione complementare al credito cooperativo, quello incentrato sulle famiglie, senza lasciare l’attuale prateria creditizia alle imprese alle banche altoatesine» conclude il segretario.















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