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Adriano Riccadonna, l’allevatore che diventa un’istituzione nel campo dei formaggi

L’inventore del mercatino di Natale di Rango è un punto di riferimento del settore caseario: «Ho scelto di chiudere la stalla e orientarmi esclusivamente in tutte le altre fasi della stagionatura»


Carlo Bridi


RANGO. Da piccolo allevatore di uno dei borghi più famosi d’Italia, per il suo mercatino di Natale, Rango, che è stato inventato proprio dall’allevatore e che ancora oggi ne presiede il comitato organizzatore, fino a diventare un’istituzione del settore, privilegiando sempre più le fasi successive a quella della produzione dei formaggi, ossia l’affinatura nel fieno e nei vari tipi di erbe oltre che alla stagionatura e successiva commercializzazione dei prodotti lattiero caseari: dai 25 ai 30 tipi di formaggi trentini al burro alla ricotta. Parliamo di Adriano Riccadonna, un imprenditore che grazie alla grande passione per la sua attività arriva a far lavorare quasi esclusivamente per lui 4 malghe ma anche diverse aziende zootecniche del fondo valle. Ma per alcuni tipi di formaggi, che non trova nelle Giudicarie, si rivolge alla Latte Trento e alla Casearia Monti Trentini. La sua attività fa parte del network: “Eccellenze Italiane”.

«A un certo punto – afferma Adriano – con l’avanzamento dell’età di mio papà, e l’impossibilità di seguire tutte le fasi da quella della produzione dei formaggi a quella della stagionatura e della commercializzazione, ho scelto di chiudere la stalla e orientarmi esclusivamente in tutte le altre fasi della stagionatura, all’affinatura, una vera arte che mi permette di posizionare sui mercatini, che per sei giorni la settimana frequento, prodotti di alta qualità a km zero. Ho colto al volo la nuova tendenza dei consumatori che sempre più numerosi acquistano i miei prodotti, e non certo perché vendo a un prezzo inferiore ma per la qualità degli stessi. La qualità ha creato un forte fideismo nei miei clienti che da anni sono sempre più affezionati ai miei prodotti. Ma evidentemente il voler seguire in prima persona tutte queste attività comporta un assorbimento di ore giornaliere che riesci a fare solo perché c’è la spalla di mia moglie e di mia figlia». «Il mio orario di lavoro – sottolinea Riccadonna – parte dalle 5 del mattino fino alle 10 di sera, saltando anche il pranzo. Durante il periodo estivo mi trasferisco nelle malghe che sono le mie fornitrici e mi dedico alla trasformazione del latte in formaggio e alla successiva vendita».

Alla domanda su quali siano i formaggi più venduti, Adriano non ha dubbi: quelli molli e preferibilmente di malga. Il suo mercato è molto vasto, oltre ai mercatini di Roncegno al lunedì, di Rovereto il martedì, di Mattarello il mercoledì, di Dro il giovedì, e Zambana il venerdì, il sabato viene riservato a tutti gli eventi che nelle varie stagioni dell’anno si organizzano in Trentino. «Ad esempio il 19 e 20 marzo eravamo a Trento per la Casolara, oggi siamo in Val del Chiese per un altro evento e poi via-via tutto l’anno. Ovviamente l’impegno per me non è solo quello della presenza fisica sempre con tutte le stagioni sulle bancarelle, ma quella di organizzare al meglio tutte le fasi delle attività aziendali cominciando da quella degli acquisti dei prodotti che corrispondano con puntualità ai gusti dei consumatori che come detto vista la moda della ricerca del genuino, del km zero, sono sempre più numerosi ed attenti. Per noi un mercato molto importante è quello dei rifugi. Evidentemente la gestione di tutte le fasi delle attività presenti in azienda non è cosa facile ma l’esperienza e la passione fanno sì che il lavoro non mi pesi. Non è facile ma trovo anche il tempo per programmare e gestire tutte le attività dei mercatini di Rango cosa non semplice visto l’alto livello raggiunto dagli stessi e di conseguenza la presenza di molte migliaia di visitatori che si trasformano tutti in ottimi clienti. Per questo motivo i 45 giorni di apertura del mercatino di Rango sono per noi una vetrina ed una opportunità molto importante per tutta la nostra gamma di prodotti. Ovviamente con un ritmo di lavoro come il mio non c’è assolutamente tempo per coltivare nessun hobby, ma va detto che per lui il trovarsi ogni giorno in mezzo alla gente che da anonime sono diventate degli amici è per lui un appagarsi continuo delle sue fatiche e dei suoi sacrifici».













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