Un solo pianeta per 127 film 

A Milano la presentazione del Trento Film Festival. Il 26 aprile pre-apertura con Paolo Cognetti e il giorno dopo via ufficiale alla kermesse Anteprima mondiale per il film “Amundsen” e grandi serate con ospiti come Hervé Barmasse, Reinhold Messner, Luca Barbarossa, Vito Mancuso


maddalena di tolla deflorian


milano. Si parte con il programma ufficiale il 27 aprile, con un apri-festival con lo scrittore Paolo Cognetti il 26 aprile (con lo spettacolo “Le otto montagne”, alle 21, al Teatro Sociale). Un nuovo slogan indirizza verso rinnovate attenzioni ecologiche globali, innestate su sguardi artistici: “127 film, un solo pianeta”.

L’edizione numero 67 del Trento Film Festival è stata ufficialmente presentata ieri a Milano, come di consueto nella sede lombarda del Cai. Alla conferenza di lancio milanese hanno fatto gli onori di casa fisica e organizzativa, accanto a vari ospiti, il presidente generale del CAI, Vincenzo Torti, il presidente e la direttrice della rassegna, Mauro Leveghi e Luana Bisesti, e il responsabile del programma cinematografico del festival, Sergio Fant.

Il festival quest’anno porterà il pubblico fino al 5 maggio attraverso un’offerta come al solito assai ricca, con una nota di particolare attenzione ai temi ambientali nell’anno dello shock per tempesta Vaia e del rialzarsi della voce dei giovani, che manifestano per ambiente e cambiamento del clima. Andranno in sala 127 film e fra loro 27 sono in concorso. Aprirà la programmazione cinematografica il 27 aprile, alle 21, l’anteprima internazionale di “Amundsen”, la spettacolare biografia kolossal di produzione norvegese, diretta dal regista candidato all’Oscar nel 2012, Espen Sandberg. Sono proposti 144 appuntamenti ovvero le famose serate alpinistiche o come evento sempre sold out, presentazioni di libri al tendone di MontagnaLibri in Piazza Fiera, convegni su vari temi, incontri con autori, personaggi famosi, ben 15 mostre, i laboratori al Parco dei Mestieri allestito dal Wwf, ad esempio. MontagnaLibri presenta opere e volumi (oltre 500) provenienti da 25 differenti nazioni: tra reportage, storie di alpinismo, libri illustrati e per l’infanzia, un’offerta adatta a ogni tipo di pubblico. Diverse le anteprime assolute, come le opere autobiografiche di Hans Kammerlander e Krzysztof Wielicki.

Il paese ospite della sezione Destinazione per … sarà il Marocco, primo fascinoso paese africano di cui si parlerà al festival. Oltre al consueto programma di film e documentari ambientati tra le montagne e i deserti del paese, intervengono al festival la cantante Malika Ayane e Mohammed Al Achaari, poeta, giornalista, uomo politico marocchino, Ministro della Cultura dal 2002 al 2007.

Si parlerà anche di alberi, foreste, non potendo ignorare gli eventi catastrofici di fine ottobre che hanno colpito le Dolomiti con la tempesta Vaia. Per parlarne sarà proposto un programma cinematografico speciale, con cinque documentari e un cortometraggio. Il programma è offerto in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO, con il contributo dei Fondi Comuni di Confine. Il titolo sarà “Amici fragili”.

Lunedì 29 aprile si mette al centro l’alpinismo, con un confronto intergenerazionale: “Alpinismo e oltre, tre generazioni a confronto”, una serata-spettacolo per scoprire modi diversi di vivere la montagna attraverso il racconto dei suoi protagonisti. Conducono la fortissima alpinista sudtirolese Tamara Lunger e il conduttore televisivo Massimiliano Ossini.

Per le altre serate- evento, veri e propri incontri acchiappa-pubblico, interverranno l’ormai “solito” Reinhold Messner(venerdì 3 maggio, ore 21) e poi (martedì 30 aprile) il fortissimo alpinista nonché guida alpina valdostano Hervé Barmasse, sul palco insieme al famosissimo velista Giovanni Soldini per l’evento “Amicizia estrema. Montagne e oceani. Diversità e fratellanza”. Messner dedica la sua serata del 3 maggio alla figura del grande scienziato ed esploratore Alexander von Humboldt, padre dell’ecologia, di cui quest’anno ricorrono i 250 anni dalla nascita. Su temi molto diversi, quale una riflessione sulla montagna come luogo del silenzio interverrà il cantante Luca Barbarossa (sabato 27 aprile, ore 21), per riflettere sulla fragilità della bellezza ci sarà invece il famoso teologo Vito Mancuso (domenica 28 aprile, ore 21). Tornando al grandissimo alpinismo e alla dovuta memoria, giovedì 2 maggio andrà sul palco una serata dedicata all’ “Indimenticabile Kukuczka”. Con Hervé Barmasse e Luca Calvi dialogheranno Celina Kukuczka e Krzysztof Wielicki.

Torna (domenica 5 maggio, in serata) un protagonista di inaspettato grandissimo successo, Alessandro De Bertolini, con la sua bicicletta su: “La strada del Pamir. In bicicletta sui grandi altipiani dell’Asia Centrale”, dal Tagikistan al Kirghizistan lungo la Pamir Highway, una delle strade più alte del mondo.

Il CAI – Club Alpino Italiano (socio fondatore del Trento Film Festival) presenterà il progetto del Sentiero Italia: 6880 km per incontrare, con un solo Cammino, le molte culture e bellezze del nostro Paese, attraverso 6 siti naturali Unesco, 20 regioni e 360 comuni italiani.













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