Trento Film Festival, venerdì l’anteprima e poi ciak sulle vette 

L’edizione numero 67 della kermesse. 127 i film in programma, di cui 27 in concorso Al Teatro Sociale “Le otto montagne”, spettacolo tratto dal libro di Paolo Cognetti Sezione speciale dal titolo “Amici fragili” dedicata ad alberi e boschi dopo la tempesta Vaia


MADDALENA DI TOLLA DEFLORIAN




trento. Rullo di trailer per l’edizione numero 67 del Trento Film Festival, che inizia sabato 27 aprile. Il prefestival col personaggio vedrà venerdì 26 aprile lo scrittore Paolo Cognetti, già membro della giuria, oggi giurato del Premio ITAS del Libro di Montagna, sul palco del Teatro Sociale di Trento (alle 21, ingresso gratuito). É tratto dal suo best seller lo spettacolo “Le otto montagne”, con adattamento drammaturgico di F.Sangalli e regia di Marta Maria Marangoni.

Ieri mattina, nella conferenza di prefestival a Palazzo Geremia, in Sala Falconetto, il presidente Mauro Leveghi ha definito la kermesse “Una cordata vincente” ed ha lodato il lavoro di squadra che lo rende possibile.

Trecento fra partner, collaboratori, volontari, oltre 144 appuntamenti tra serate-evento, mostre e incontri con gli autori. Come ogni anno sarà il festival dei numeri, dati per scontati oramai a Trento ma che altrove -ricordano i curatori - sorprendono ancora. Alla conferenza di lancio erano presenti, tra gli altri, in rappresentanza dei Soci del festival, il sindaco del Comune di Trento, Alessandro Andreatta, la direttrice del Club Alpino Italiano, Andreina Maggiore, il presidente della Camera di Commercio di Trento, Giovanni Bort e il segretario generale della Camera di Commercio di Bolzano, Alfred Aberer.

Il cinema.

127 film in programma di cui 27 in concorso (15 lungometraggi, 12 cortometraggi) provenienti da 18 paesi diversi «Dai documentari ai lungometraggi, dai classici restaurati alle sperimentazioni contemporanee, dal cinema internazionale a quello locale – ha detto Sergio Fant, responsabile artistico per la parte cinematografica - la selezione 2019 ci racconterà le montagne come sensibili punte di iceberg del pianeta Terra, nell’anno in cui si è svegliata la coscienza delle giovani generazioni per il riscaldamento globale e i rischi ambientali». La novità è la sezione speciale di film “Amici fragili” dedicata ad alberi e boschi, ispirato alla catastrofica tempesta sulle Dolomiti di fine ottobre 2018, che sarà proposta in collaborazione con la Fondazione Dolomiti UNESCO e con il contributo dei Fondi Comuni di Confine.

In città con il Rifugio della scienza e sul monte Bondone.

La direttrice del festival, Luana Bisesti, ha dedicato particolare attenzione ai numerosi appuntamenti che coinvolgeranno la città di Trento e il monte Bondone, per non dimenticare che il contesto è sostanza. “A passeggio nella Trento del cinema” è l’iniziativa che porterà i visitatori a camminare in città, alla scoperta delle location di 70 una delle novità di questa edizione è il “Rifugio moderno della scienza”, che si allestirà in Piazza Lodron, realizzato in collaborazione con la FBK Muse, Dipartimento di Ingegneria di UniTrento, Fondazione E. Mach. “Vi si potrà scoprire tutti i giorni alle 10.30 in modo piacevole, come la tecnologia cambi la nostra vita, in montagna e non solo.” Anche quest’anno, insieme a Rete di Riserve Monte Bondone, Muse, Apt Trento, Monte Bondone, Fondazione Museo Storico del Trentino, si propongono vari appuntamenti sul Monte Bondone, all’insegna della natura.

TFF family.

L’attenzione per le famiglie si conferma. Ci sarà l’oramai atteso Parco dei mestieri, con tanti laboratori e attività stimolanti per i piccoli, realizzato in collaborazione con diversi partner, tra cui gli storici Vita Trentina, Museo degli Usi e costumi della gente trentina, Muse.

Premio ITAS e Gala finale.

Cambia la formula, migliora lo spettacolo, all’insegna della collaborazione fra ITAS Mutua, sponsor principale, e il Festival. Per il primo anno si assisterà alla premiazione congiunta del Trento Film Festival e del Premio ITAS del Libro di Montagna, durante la serata conclusiva (sabato 4 maggio, alle 19). Si rinnova la formula: a partire dal luogo, che sarà il Muse, dove avrà luogo un’unica cerimonia con la consegna dei Premi ufficiali della 67. edizione del Trento Film Festival e del 45esimo Premio Itas del libro di montagna. Presenterà Claudio Ruatti, con la regia dello spettacolo affidata a Miscele D’Aria Factory e con lo spettacolo degli acrobati Giorgio Coppola e Simona Forlani. L’evento è su invito: solo per il momento della premiazione saranno disponibili posti fino ad esaurimento.

Trentino Film Commission.

Durante i giorni di Festival, si concretizzerà una nuova collaborazione tra i due soggetti: si tratta di Forward, un workshop di training e mentoring professionale per produttori cinematografici che avrà luogo a Trento dal 30 aprile al 3 maggio. Prosegue la sezione Orizzonti vicini, con 10 lavori, tra lunghi e cortometraggi: tutti i film saranno proiettati due volte presso il Multisala Modena. Citiamo in particolare il lavoro “Come se nulla fosse” (di Clara Delva, Italia / 2018 / 45') ambientato a Bolzano. Parla degli ultimi abitanti di un edificio in stato di abbandono, che sarà sostituito da un nuovo centro commerciale, e un hotel per eliminare il degrado di una zona abitata solo da rifugiati e senzatetto.

Lupi.

Se ne parla con un film locale e con l’esperta da fuori regione. “Wenn er kommt, dann schießen wir!”(di J.Salcher, L.Shkupa, Italia, Germania / 2019) pone l’obiettivo su un tema di grande attualità: il ritorno naturale del lupo in Alto Adige, e le violente, spesso irrazionali, reazioni politiche e sociali. Sempre sui lupi, il primo maggio, Mia Canestrini, lupologa con dieci anni di esperienza in Appennino , parlerà del suo libro “La ragazza dei lupi”, che racconta la sua esperienza.

Le mostre.

Sono sedici le mostre allestite per il Festival, su svariati temi che vanno dall’ambiente alla cultura dei popoli. Ne citiamo due, come esempio della ricchezza offerta. “Amazigh-Berberi del Marocco”, (allo Spazio Archeologico SASS), è un viaggio fotografico ideale (scatti di Luciano D’Angelo,) tra i monti dell’Atlante, in Marocco, per scoprire la ricchezza culturale del popolo berbero. A Palazzo Trentini c’è “L’uomo di nuvole e lana. L’ultimo dei pastori d’altura”, conle belle fotografie di Gianluigi Rocca. Documenta la vita dell' ultimo testimone dei “Pastori d' altura.

Alpinismo.

Ne gusteremo tanto: il programma eventi e cinema ne è ricco. Si parte lunedì 29 aprile, con l’evento zeppo di mountain-star “Alpinismo e oltre. Generazioni a confronto” (Auditorium Santa Chiara, ore 21). Sul palco modera la sudtirolese Tamara Lunger, con il presentatore M. Ossini. Alcuni film ricorderanno le recenti vittime di due clamorosi incidenti recenti: Daniele Nardi e Tom Ballard (morti sul Nanga Parbat in marzo), e il giovanissimo David Lama morto pochi giorni fa insieme a Hansjörg Auer e Jess Roskelley (deceduti sul Howse Peak, in Canada).















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